Feralpisalò-Palermo, Baldini: «Affrontiamo un ottimo avversario, ma io ho una squadra fortissima che voglio portare in B»

Silvio Baldini è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Feralpisalò.

 

Ecco le sue parole:

«La Feralpisalò è un’ottima squadra allenata da un ottimo allenatore. Dobbiamo anticipare le loro idee, è un avversario di quelli tosti. Ma il Palermo c’è e vuole arrivare fino in fondo, anche se considera gli avversari più forti di quello che sono. Turnover? Non guardiamo la stanchezza, sembrerebbe un alibi. La partita ha due facce: chi la inizia e chi la finisce. Chi la inizia deve avere delle caratteristiche e chi la finisce deve averne altre. Chi entra deve far valere la propria freschezza. L’esempio è dato da Real Madrid – Manchester City, quando il ritmo cala ci sono giocatori che si esaltano, imparo da Ancelotti. Come fai a ignorare uno che gioca contro Psg, Chelsea e City? Timore e paura sono parole che non le accetto. Non mi preoccupo perché ho grande rispetto degli avversari, questa sfida la voglio vincere meritando e non speculando. Abbiamo dei contenuti che possono far male alla Feralpisalò. Se loro sono più bravi lo riconoscerò, ma questo sarà difficile perché io ho una squadra fortissima. Giochiamo questa partita come se fosse una finale, come se fosse l’ultima. Voglio portare il Palermo in B perché una squadra come questa ha un blasone tale che non può giocare l’interregionale o la Serie C. Var? Sono contento che ci sia, se c’era con l’Entella il match finiva al primo tempo col gol di Floriano e il rigore su Brunori. Ma è stato meglio così, passare il turno da sotto 0-2 ha fatto godere più noi e il pubblico. Arbitro donna? Non cambia nulla rispetto a un arbitro uomo. Anche le donne hanno diritto a fare un certo tipo di carriera, gli errori degli uomini vengono nascosti. Con l’Entella l’arbitro ci ha fischiato contro due volte per far vedere la propria personalità, sbagliando. Penso che dal punto di vista biologico la donna abbia più senso di equilibrio dell’uomo».