Esclusiva Conti: «Vi spiego cosa prevedeva il mio piano per il calcio femminile. In bocca al lupo a Mirri e Di Piazza. Sarei delusa se…»

Il progetto di Massimo Ferrero, se fosse riuscito ad acquistare il Palermo, avrebbe previsto il Palermo femminile con a “capo” l’ex attaccante e capitano della nazionale italiana Pamela Conti. L’ex attaccante, palermitana di nascita, intervistata dalla nostra redazione ha parlato di cosa avrebbe previsto il suo progetto per la squadra femminile ma non solo. Di seguito le sue dichiarazioni:

Sapevate sarebbe stato difficile vincere il bando vista la concorrenza. Le aspettative erano alte?

«Il calcio è amore e quando ci metti il cuore può fare tanto male».

Tu ti saresti occupata del calcio femminile. Quale sarebbe stato il tuo piano?

«Il mio piano non cambia nemmeno adesso che abbiamo un nuovo Presidente. Come ho già detto in passato, io sono palermitana, ho il sangue rosanero. Il mio piano rimane tale, riuscire a portare la squadra femminile in serie A se mi dovessero chiamare».

Hai sentito Ferrero? 

«Il presidente è un uomo di sport , ha accettato la sconfitta e facendo un grosso in bocca al lupo alla nuova società».

La tua reazione invece?

«La mia delusione più grande sarebbe se per il calcio femminile prendessero qualcuno/a che realmente non sa come funziona questo mondo . chiunque arrivi e faccia il bene della società e città ben venga».

Se Mirri e Di Piazza dovessero chiamarti per occuparti del calcio femminile accetteresti?

«Io sono a disposizione della città, dei colori e della gente che mi vuole a Palermo. Rimango in attesa di una chiamata se realmente credono nel mio lavoro».

Il fatto di coinvolgere, come nel piano di Mirri e Di Piazza, la realtà palermitana quanto sarà concreto secondo te?

«Il loro coinvolgimento ce l’aspettavamo, ma la cosa più importante è che Palermo rinasca ed il prima possibile possiamo ancora una volta essere in serie A. Palermo lo merita, i tifosi ancora di più. Un grosso in bocca al lupo al Presidente Mirri ed alla città Palermo. Forza Palermo».