Escl. Fabiani, ds Salernitana: «Giusti i playout con il Venezia, art. 18 parla chiaro. Tutti vanno tutelati, ci difenderemo in tutte le sedi»

In serie B è caos ormai da diverse settimane. Dopo la retrocessione in serie C del Palermo, in attesa dell’udienza di secondo grado fissata al 29 maggio, è stata annunciata nella giornata di ieri la decisione del CONI di fare giocare i playout tra Foggia e Salernitana. In merito al club granata, la redazione di Ilovepalermocalcio ha contattato il direttore sportivo Mariano Fabiani, il quale ha risposto ad alcune nostre domande che riguardavano proprio la società campana.

I legali della Salernitana sono davvero convinti di non giocare i playout?

«Penso che bisogna fare una distinzione e separare le vicende come è giusto che sia, ovvero quella che riguarda il Palermo, il quale è stato chiamato a rispondere davanti la giustizia sportiva e fare avvalere le proprie motivazioni come è giusto che sia; l’altra invece riguarda i playout, ma non è che la Salernitana non li vuole giocare, anche perché il campo ha sancito che li deve fare con il Venezia. Chiaramente a seguito di queste carte e di questi pareri si possono aprire tanti altri scenari e fare delle valutazioni, ma credo che in questo caso la Salernitana è evidente che è parte lesa. Non è che noi abbiamo creato il problema al Palermo, con tutto il rispetto per il Palermo, società di grande spessore e adesso non posso entrare nel merito perché non ho la competenza, ma i rosanero faranno valere i propri diritti davanti alla Corte d’Appello e poi vediamo cosa ne viene fuori».

Per quanto riguarda i dossier inviati alla Procura della Repubblica di Roma e di Salerno?

«La società si andrà a tutelare in tutte le sedi, è una sua legittima posizione. La Salernitana, così come il Venezia, in tutta questa vicenda veramente c’entra ben poco. C’è il discorso del Foggia con ricorsi su ricorsi, ieri ho letto il parere del CONI, ma non ho letto neanche un rigo sull’articolo 18 che parla ben chiaro».

Ma se si fosse aspettato il secondo grado per quanto riguarda la sentenza del Palermo, forse si sarebbe evitato tutto questo caos, non crede? 

«Il punto cruciale è un altro, oggi Salernitana e Venezia che dovevano disputare i playout, sono parte lesa, ci sono diversi danni che le società hanno subito che sono di milioni di euro, per cause a noi estranee». Che tipo di danni? «Tenere giocatori ancora ad allenarsi, non potendo programmare la stagione successiva perché non sai se fai la B o la C, non potendo programmare diverse iniziative, quest’anno avevamo anche il centenario e non abbiamo potuto fare nulla, bisogna prendere poi in considerazione alcuni riscatti, ci sono giocatori che hanno delle opzioni al primo di giugno ma non sai ancora il tuo futuro; questi sono danni incalcolabili. Cioè ancora non si sa di che morte dobbiamo morire e tutto questo non per colpa mia, sto subendo qualcosa a me sconosciuto e tutto questo riguarda anche il Venezia. Ripeto e sottolineo, con tutto il rispetto per Palermo per cui mi auguro che faccia valere le proprie ragioni, non stiamo qui a speculare sulle altre società, ma non vedo cosa ci possa entrare la Salernitana in tutto questo. Noi non c’entriamo nulla, anzi è parte lesa! Poi se andiamo a vedere il parere del CONI, dovremmo vedere anche l’articolo 18 che recita altre situazioni. Non è che chi alza la voce ha ragione, io dico che il Palermo deve fare valere nelle sedi opportune le proprie ragioni, ma è di tutta evidenza che una società come la Salernitana, e lo stesso Venezia, si trova ad affrontare un’emergenza che non hanno creato loro».

Quale potrebbe essere la soluzione più opportuna che potrebbe mettere la parola fine a questo caos che riguarda la serie B?

«Credo che la cosa più regolare a questo punto sia far giocare i playout a Salernitana e Venezia. Anche perché, facendo delle ipotesi, se al Palermo viene confermata la retrocessione si potrà appellare ancora a diversi tribunali; nel frattempo però con chi dovrei fare i playout, con il Foggia? Mi sembra assurdo, ma diciamo che li giochiamo con il Foggia. Se il Palermo si appella al CONI e gli danno ragione, in quel caso cosa succede? Questo per dire di avere l’opportunità almeno di aspettare, ma adesso purtroppo come la metti sbagli. L’unica cosa che dovrebbe emergere è che per diverse cause non si debba rendersi antipatici tra società. Il Foggia, e mi dispiace, è stato retrocesso sul campo, al termine del campionato. Mentre adesso deve giocare i playout, ma che senso ha? L’articolo 18 del codice di giustizia sportiva parla chiaro, mentre il CONI dice tutt’altro. Ripeto, la situazione dal nostro punto di vista è questa. E’ chiara una cosa, e qui non ci sono tifosi di serie A o serie B, tutti vanno tutelati, per cui la Salernitana si tutelerà in tutte le sedi e quando dico tutte le sedi intendo per davvero tutte».