Escl. Aronica (integrale): «Baccaglini non aveva grandi risorse. Cascio una presa in giro. Campionato di B difficile. Ai tifosi dico… »

L’ex difensore del Palermo Salvatore Aronica, intervistato in esclusiva da Ilovepalermocalcio.com, ha parlato della contestazione dei tifosi nei confronti di Zamparini, della squadra che al momento è a disposizione di mister Tedino e non solo. Queste le sue dichiarazioni:

Che idea ti sei fatto sul mancato passaggio di proprietà tra Zamparini e Baccaglini?

«Al passaggio non ci credevo. Gli addetti ai lavori sapevano che era una bufala. Baccaglini non dava credibilità, non aveva grandi possibilità economiche e tutti sapevano che sarebbe rimasto in mano a Zamparini. C’era un finale già scritto».

Cascio sembra essere tornato alla carica per l’acquisto della società. Ci credi o anche questo potrebbe concludersi con un nulla di fatto?

«Viste le recenti novità, con la Guardia di Finanza in sede, Zamparini continua a chiedere cifre esorbitanti, credo che questa sia l’ennesima presa in giro nei confronti dei palermitani. Se un imprenditore si avvicina quando la situazione è fiorente e stabile figuriamoci dopo un accertamento della Guardia di Finanza, dopo che sono venuti fuori debiti con il fisco, con i creditori e tutto il resto. Poi se vogliamo crederci possiamo crederci, però quello che sento di dire è questo».

I tifosi continuano a contestare Zamparini. Pensi che questa situazione possa influire negativamente sia sui calciatori già in rosa che su quelli che arriveranno?

«Sui presenti inciderà perché conoscono la situazione che si vive a Palermo. Chi arriva da una categoria inferiore, in una piazza come Palermo, arriva con entusiasmo e voglia di dimostrare non da tanto peso agli aspetti societari. Chi vive la società da tempo come Morganella e Rispoli sanno già le difficoltà che si troveranno».

I primi acquisti  di Lupo ti convincono? Pensi possano far bene?

«Non li conosco granché, sono acquisti che forse ha deciso il tecnico con il Ds. Non mi sento di dare giudizi affrettati perché sinceramente non li ho mai visti giocare e non so di che pasta sono fatti. Se il direttore ha operato in questo senso penso che li reputa opportuni per la causa Palermo».

Tedino è arrivato tra lo scetticismo dei tifosi. Potrebbe essere lui la rivelazione del campionato?

«Per una squadra che come obiettivo ha il ritorno in serie A prendere un allenatore di Lega Pro può creare qualche titubanza tra la tifoseria. Bisognerà vedere quanto riuscirà a fare Tedino visto e considerato che l’ombra di Zamparini è sempre presente».

Al momento il Palermo è imbottito da giovani. Affrontare il campionato di serie B con questo tipo di squadra è rischioso?

«Credo che il Palermo i colpi dovrà ancora farli. Li farà dopo la metà di agosto perché partire con tutti questi giovani è un suicidio. Fermo restando che i giovani sono linfa per la società, però per il campionato di serie B che è lungo e dispendioso sarebbe un suicidio».

Che campionato di serie B ti aspetti? Solo a leggere i nomi di alcune squadre si prospetta un campionato difficile

«Sicuramente sarà un campionato difficilissimo. Ci sono squadre come Empoli, Pescara, Parma, Venezia, Bari che da tempo ambiscono a risalire. Sarà un campionato duro, difficile e con tante insidie quindi credo che la società investirà e renderà la società competitiva».

Ti piacerebbe poter tornare al Palermo magari anche in un ruolo dirigenziale visto che hai appeso le scarpe al chiodo?

«Da qualche anno ho preso il patentino di seconda categoria quindi la mia aspirazione è cominciare a fare l’allenatore e spero di cominciare al più presto, magari anche al Palermo, però visto che la proprietà è ancora di Zamparini è molto difficile. Io sono ancora legato contrattualmente a Zamparini. Quando finirà il contratto e lui passerà la mano potremmo riparlarne, ma ad oggi la vedo dura entrare nei quadri dirigenziali del Palermo».

Hai un messaggio per i tifosi del Palermo?

«Dico ai tifosi di aver pazienza, sperare che la squadra possa tornare in A perché è la categoria che merita. Gli dico anche di non essere mai più passivi come lo si è stato in questi anni e non farsi prendere in giro dalla società».