“Avrebbe dovuto riportare il Palermo in alto. Invece ha fatto la fine di tanti senatori che Zamparini ha messo, in un modo o nell’altro, fuori: Sorrentino, Gilardino, Maresca. Prima trattamento principesco poi l’abbandono… «Ho fatto fatica a sorridere. Non ero e non mi sento salvatore della patria o fenomeno. Messo nelle condizioni giuste, posso essere un valore aggiunto. Zamparini mi ha voluto e ha fatto tutto lui. Ci siamo trovati d’accordo in un minuto perché la proposta era importante. Successivamente ci siamo visti poco. Chiarire? Che c’è da chiarire? Io sono stato sempre al mio posto e penso che il mio comportamento nel bene e nel male sia stato apprezzato. E’ l’unica strada che mi hanno insegnato da piccolo. Nelle situazioni difficili l’uomo c’è o non c’è. Io cammino a testa alta, prestazioni a parte, ho costruito una carriera dal niente, sono venuto fuori dalla melma con le mie gambe senza che nessuno mi abbia regalato qualcosa”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.
