Avv. Di Cintio: «Parma? I cinque punti di penalizzazione mi sembrano eccessivi. Su Calaiò…»

«Il Tribunale federale ha ritenuto esserci stato un tentato illecito sportivo e sulle base delle prove ha condannato il Parma a cinque punti di penalizzazione, che a mio avviso sarebbero anche eccessivi. Perché se è vero che il tentativo viene equiparato al fatto commissivo, dall’altro lato è anche vero che mai sono state comminate pene di questa entità. Inoltre la condanna a due anni di squalifica per Calaiò giunge mediante l’applicazione di attenuanti generiche, dato che la pena minima in questi casi è di quattro anni. A questo punto, la sanzione per la società non mi sembra commisurata alla pena dimezzata al tesserato. Nel merito è stato riconosciuto l’illecito, ma se non è ritenuto così grave per il calciatore, è da capire come tale attenuante non sia stata applicata alla società. Se è vero che la sanzione discende alla società in merito al principio della responsabilità oggettiva, nel momento in cui il calciatore viene condannato a due anni di squalifica con l’applicazione di attenuanti, allora l’applicazione dei cinque punti di penalizzazione potrebbe essere anche eccessivamente severa». Queste le parole rilasciate da Cesare Di Cintio, avvocato esperto in diritto sportivo, intervenuto ai microfoni de “Il Giornale di Sicilia”.