Delio Rossi: «Pastore un talento cristallino, al Psg non ha fatto la carriera che meritava»

Intervistato da “90min.com” il tecnico ex Palermo Delio Rossi ha parlato in merito a tanti temi, tra questi la sua esperienza in rosanero.

Tra i tanti talenti di quel meraviglioso Palermo c’era anche Javier Pastore, che tipo di ragazzo era? Si ricorda il suo primo allenamento col Palermo? «Sì, noi eravamo un gruppo composto da uno zoccolo duro come Migliaccio, Balzaretti, Liverani e dovevamo mettere ogni anno delle scommesse. Ce ne sono state tante, Pastore è un giocatore con un talento cristallino e si notava dai primi allenamenti. Era giovanissimo ma era un giocatore diverso, adesso sono tutti specializzati. Pastore è un tuttocampista, non è un trequartista, una seconda punta, un otto o un dieci, è un tuttocampista e soprattutto è un giocatore che deve sempre toccare la palla. Al Palermo te lo puoi permettere ma al PSG no, non ha fatto la carriera che meritava e doveva sentirsi importante perché in quel caso dava il 110%. Se lo trattavi come gli altri lo perdevi».

Di quel Palermo sente ancora qualcuno? Ricorda oltre la finale di Roma un’altra gara? «Io sono un orso, non mando auguri o cose del genere. Li sento ogni tanto: Bovo, Liverani, Pastore, con loro scambio messaggi ma se non ho una corrispondenza così assidua è colpa mia e non colpa loro. Io onestamente mi ricordo più le sconfitte, le vittorie per me sono scontate se lavori in una certa maniera. Quella della mancata Champions per un punto ad esempio ma di vittorie me ne ricordo tante come ad esempio quella a Torino e a Milano e anche a Roma anche se magari le sconfitte sono state meno»