Bettella: «Ho accettato subito Palermo, tifosi da brividi. Bilancio positivo»

Il difensore traccia il bilancio di questa prima parte di stagione con la maglia rosanero e parla degli obiettivi per il 2023

Arrivato durante la finestra di calciomercato estiva ha trascorso un periodo di adattamento nel quale è stato impiegato poco da mister Corini, ma col tempo Davide Bettella è riuscito a ritagliarsi il suo spazio diventando una pedina inamovibile nello scacchiere difensivo del Palermo. Il difensore rosanero è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com tracciando un bilancio del suo 2022 e del girone di andata appena concluso.

Ecco le sue parole

Dopo un periodo, che possiamo chiamare di adattamento, ha trovato la titolarità. Come ha vissuto il periodo durante il quale veniva impiegato poco da mister Corini?

«Io penso che in qualsiasi squadra la competitività aumenti la qualità in ogni reparto, nel nostro gruppo non ci sono titolari o riserve, ognuno deve farsi trovare pronto a prescindere che giochi titolare o che subentri. Personalmente, ho sempre lavorato sodo allenamento dopo allenamento, consapevole che il lavoro paga sempre».

Siamo al giro di boa del campionato, i risultati sono quelli che immaginava quando è approdato qui o si aspettava qualcosa di diverso e cosa si aspetta per il 2023?

«Sono arrivato a Palermo entusiasta di indossare una maglia storica e far parte del più importante gruppo calcistico al mondo come il CFG. Come dicevo, nessuno di noi ha il posto fisso in squadra, quindi il mio bilancio dei primi mesi in rosanero è positivo a prescindere dai minuti giocati. E’ stato un 2022 molto bello per me e spero che lo sia anche il 2023».

Lo scorso anno con la maglia del Monza ha trovato poco spazio. Nella scelta di accettare Palermo c’è anche un po’ di voglia di riscatto per dimostrare di essere un calciatore che potrebbe anche fare categorie superiori?

«Sono convinto che ogni esperienza nel suo insieme sia fondamentale nel prosieguo della carriera, a Monza sono stato benissimo ma quando c’è stata la possibilità di approdare a Palermo non ci ho pensato due volte, avevo ancora in mente le immagini televisive della festa promozione dello scorso giugno, è stato incredibile. Ho 22 anni e devo crescere molto sotto ogni aspetto, non cerco rivincite e sono focalizzato sull’obiettivo».

Al Barbera si sono fermate grandi come Genoa, Parma e Cagliari, squadre costruire per vincere il campionato, l’entusiasmo dei tifosi rosanero vi spinge e vi aiuta in sfide così importanti. Fuori casa, invece, avete trovato qualche difficoltà. Vi siete dati una spiegazione?

«I nostri tifosi fanno sempre venire i brividi quando giochiamo al “Barbera”, ma anche in trasferta non è mai mancato il loro sostegno, certe volte sembrava di giocare in casa. Battendo Genoa, Parma e Cagliari abbiamo dimostrato di potercela giocare con qualsiasi avversaria, ma è necessario continuare a lavorare sui nostri errori commessi in alcune gare».

Nonostante lei sia molto giovane ha già disputato diversi campionato di Serie B, in questa stagione l’equilibrio regna sovrano, con una classifica veramente corta con diverse squadre, molte delle quali blasonate, in pochissimi punti. Immaginava un campionato così o credeva in qualche squadre che potesse fare il solco e le altre a battagliare?

«Alla vigilia sembrava fosse un campionato di A2 con alcuni club super favoriti per la promozione, invece al giro di boa è chiaro che sia ancora un torneo molto equilibrato, bastano due vittorie o due sconfitte di fila per schizzare in alto o scendere in basso. L’obiettivo per questa stagione, quindi per la prima metà del 2023, è quello di consolidare la categoria, daremo il massimo per centrarlo il prima possibile».

Al suo arrivo in rosanero si parlava ancora di Baldini che si era da poco dimesso, con la piazza che sembrava disorientata e con un mercato fatto in fretta. Quanto è stato difficile cementare il gruppo in poco tempo?

«Siamo un gruppo di calciatori di qualità ma anche di bravi ragazzi con valori importanti, questo è stato determinante per compattarci prima di tutto come uomini. Questa armonia ovviamente ha dato i suoi frutti anche in campo, settimana dopo settimana l’intesa  nelle giocate è migliorata progressivamente».

Brunori è da poco stato in nazionale, lei in passato ha indossato la maglia delle nazionali giovanili arrivando fino all’under 21. Ha messo tra gli obiettivi quello di rientrare nella lista dei convocati da Mancini per il prossimo stage?

«Sono felicissimo per Matteo, è il giusto riconoscimento per il suo 2022 fantastico in cui si è preso tante soddisfazioni per la gioia dei tifosi rosanero. L’esempio di Matteo conferma come il CT Mancini sia molto attento anche alla Serie B, questo deve essere uno stimolo ulteriore per me e per i  miei compagni di squadra».

Questa a Palermo è la tua prima esperienza nel Sud Italia, che idea si è fatta della città? C’è qualche cibo che ha già assaggiato e che li piace in maniera particolare?

«Palermo è  una città davvero fantastica, io e la mia famiglia siamo molto felici e questo è molto importante anche per la mia vita professionale, si può rendere al massimo soltanto se fuori dal campo si vive bene. La gente è molto calorosa con noi calciatori, si percepisce la grande dignità e l’orgoglio, oltre chiaramente all’amore per questa squadra. Inoltre, amo tutto il cibo palermitano, senza distinzioni».