Curiale: “Non so se il mio futuro sarà ancora al Catania”

Dopo l’eliminazione dai playoff contro la Ternana, ha parlato sui social anche l’attaccante del Catania, Davis Curiale. Ecco il suo messaggio: “Ho aspettato un paio di giorni prima di scrivere qualcosa perché dovevo metabolizzare bene questa immeritata eliminazione.. è stato un anno particolare, siamo partiti bene ma dopo poche giornate è successo di tutto e di più, abbiamo cercato di ricompattarci ma non è stato facile, nel momento nostro migliore (anche il mio) è arrivata questa pandemia che ha interrotto la nostra striscia positiva, io nel frattempo mi allenavo mattina e pomeriggio per recuperare in fretta da un infortunio non semplice da smaltire , adesso il ginocchio sta bene ma la condizione purtroppo non era ottimale! Nonostante questo abbiamo onorato la maglia fino alla fine, abbiamo lottato su ogni pallone ma ancora una volta i legni ci hanno voltato le spalle, meritavamo di andare avanti ma purtroppo il calcio è anche questo! Porto un ricordo con me e lo custodisco bene nel mio armadio, aver fatto 100 (102 totali) presenze con una sola maglia non mi era mai capitato, 30 gol in 3 stagioni magari non sono tantissimi ma neanche pochi, sono fiero di aver condiviso questa esperienza con i miei compagni di squadra e ringrazio tutti quelli che hanno lavorato e sofferto insieme a noi per il Calcio Catania, ringrazio il mister per avermi affidato la fascia di capitano per questi playoff, è stato un onore indossare la fascia, di un uomo prima che calciatore, dal quale si può prendere solo esempio, ovvero del nostro capitano Marco Biagianti! Non so se il mio futuro sarà ancora sotto l’Etna, ma la cosa che importa più di tutto è che la storia del Calcio Catania 1946 continua ad esistere per scrivere altre pagine di storia, perché Catania lo merita e merita di tornare in altre categorie! Chiudo per ringraziare i nostri tifosi che come pochi hanno dimostrato quanto tengono alla propria squadra, di solito nel calcio la riconoscenza dell’uomo viene a mancare, ma voi mi avete dimostrato che di calcio ne capite ma soprattutto sapete riconoscere l’uomo prima che il calciatore! Grazie”