Critiche al logo del Palermo, risponde Li Muli: “Mai preso ispirazione da altri marchi, il resto chiacchiera da bar!”

Nelle ultime ore sono stati tantissimi i tifosi, e non solo, che hanno accusato il creatore del logo del nuovo Palermo di aver “preso ispirazione” da un sito web. Danilo Li Muli, diretto interessato, dopo le numerose critiche ha deciso di non stare in silenzio; ecco quanto ha voluto comunicare in merito a quanto successo:

Ho visto che qualcuno ha sollevato il problema della genesi del nuovo logo del Palermo, accusandomi di aver tratto ispirazione da un logo preesistente trovato in una banca dati immagini. Non ho preso ispirazione da nessun altro marchio, non ho comprato immagini da banche dati. Questo logo è frutto di una comune analisi strategica volta a valorizzare i tratti salienti dell’identità di e del Palermo e usarli come “ingredienti”: aquila, ali, P di Palermo. Come professionista della comunicazione mi impegno ogni giorno a fornire ai miei clienti campagne e loghi originali, laddove l’originalità deve risiedere sia nel non essere somiglianti ad altri loghi già esistenti nel mondo dei prodotti reali, che nell’essere pertinenti e incisivi. Mi rendo conto che in un ambito come quello del calcio, in cui la passione e il legame affettivo con la squadra sono componenti fondamentali, l’attaccamento al logo è come quello alla Mamma… guai a toccare le preferenze di ognuno. Nel mio caso invece il logo è come un Papà. E più che di ispirazione parlerei di percorso cognitivo, di tratti grafici “sedimentati” nella mia storia personale. Per spiegare meglio cosa intendo, basta guardare i due lavori di mio padre Gianni Li Muli, che nel corso della sua lunga carriera anche di grafico, realizzò due autoritratti che mi piace condividere qui con voi: un’iniziale incisa sul profilo e un occhio stilizzato. Questi elementi del percorso creativo sono tra l’altro stati a suo tempo anche illustrati al committente, per cui non svelo alcun segreto. Ogni altra insinuazione, per quel che riguarda me e la mia agenzia è soltanto chiacchiera da bar!“.