Criscitiello: «A Lecco sono passati dalla favola alla barzelletta»

Nell’editoriale pubblicato a mezzanotte sul sito di Sportitalia.it, il giornalista Michele Criscitiello si è soffermato sulle ore turbolente vissute a Lecco negli ultimi giorni:

«A Lecco sono passati dalla favola alla barzelletta. Questa l’ho copiata da un articolo di ieri di Pedullà. Chiamare Aglietti è come telefonare al prete per iniziare a dare l’estrema unzione (questa è mia non di Pedullà n.d.r.). Non è la mossa della disperazione ma la mossa della retrocessione. Chi vuole retrocedere dalla B alla C chiamata Alfredo. E’ colpa di Alfredo, si anche. E’ arrivato e ha ammazzato definitivamente il Lecco. L’anno scorso la favola, il sogno e quest’anno la cretinata di esonerare Foschi che portava equilibrio e conoscenza della piazza. Foschi è un ottimo allenatore ma se ti affidi al vice che voleva fargli le scarpe come società ti stai suicidando. Di Nunno è mio amico e ha la mia stima e simpatia. Si può retrocedere se sei una piccola piazza reduce da un miracolo ma non devi diventare lo zimbello di Italia. Aglietti ha distrutto una squadra che era in difficoltà ma non era morta. L’eutanasia la porta lui dalla Toscana. Ora il Lecco deve salvare la faccia prima di pensare alla classifica».

Escl. Di Nunno: «Aglietti resta. Contro il Palermo non ci sarà…»