Covid, Ricciardi: “Se continua di questo passo avremo 40mila morti a febbraio”

LA CHIAVE” del vaccino anti-Covid “funziona ancora”, anche se circola la variante inglese di Covid-19. Ne è convinto Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute per l’emergenza Coronavirus, intervenuto su SkyTg24. “Le mutazioni nei virus avvengono costantemente però di fatto raramente alterano completamente” la “serratura” su cui agisce la ‘chiave’ vaccino. “In questo momento, dai dati che ci hanno dato i colleghi inglesi, questa ‘serratura’ non è alterata. Quindi questa chiave vaccinale è ancora in grado di aprire e di proteggerci – ha precisato Ricciardi – Naturalmente dobbiamo continuare a monitorare, ma il monito e l’incoraggiamento è accelerare la vaccinazione, per proteggere più persone e nel modo più rapido possibile”.

“Fuori dalla crisi ad anno inoltrato”
Secondo Ricciardi saremo fuori dalla crisi Covid-19 “ad anno inoltrato”. “Pian piano le dosi di vaccino arriveranno. Prima si vaccinerà il personale sanitario, poi i pazienti delle Rsa, i pazienti ultraottantenni, i pazienti anziani al di sotto degli 80 anni, poi tutta la popolazione”, ha detto l’esperto.

Ma l’aumento del numero di casi di Covid-19 in Italia in questa seconda ondata epidemica potrebbe essere legato alla variante inglese del Coronavirus? “E’ possibile, però non lo sappiamo ancora perché dobbiamo accertare se effettivamente è stato così”. Tuttavia “è molto probabile che da Londra, dal sud dell’Inghilterra, questa variante si sia già diffusa in Europa e probabilmente non solo in Europa. Io credo che già a novembre” possa essere arrivata in Italia, ha aggiunto Ricciardi.

Prudenza durante le Feste
L’esperto ha ricordato quanto sia necessaria la prudenza nella prossima fase, soprattutto durante le Feste. “Se limitiamo la mobilità, stiamo a casa e riprendiamo il tracciamento questa curva la conteniamo”, ma “se continua di questo passo avremo 40mila morti a febbraio”, ha detto. Contenere l’epidemia “dipende da noi”. Per Ricciardi “le nuove misure sono adeguate nei principi, perché la cosa importante è limitare la mobilità. Con la variante inglese siamo esposti non soltanto al virus per come lo conosciamo, ma a un virus ancora più contagioso”, ha sottolineato. “Il problema è la tempistica: se si pensa di attenuare questa curva epidemica con dei giorni è un’illusione, se invece si pensa di attrezzarsi per resistere settimane si ha una possibilità di vincita”, ha precisato.