Cosmi: «Italia U20 al Mondiale più importante dell’Inter in finale Champions»

Il tecnico Serse Cosmi, intervistato a margine della IV edizione di the Coach Experience alla Fiera di Rimini, ha parlato a “TMW” dei temi d’attualità del calcio italiano.

Ecco alcune sue dichiarazioni:

«Da quando ho iniziato a allenare sono andato in un’unica direzione, De André direbbe ‘ostinata e contraria’. Per me il mestiere dell’allenatore è completamente diverso da quello del calciatore, serve un percorso come in tutti i lavori per arrivare a un certo livello. Non si può nascere già pronti, ho sempre pensato che bisogna fare esperienza nelle serie minori prima di presentarsi dinanzi alle grandi platee. Le tre finaliste italiane in Europa? Per me le tre finaliste italiane nelle coppe europee non hanno alcun significato, piuttosto do significato all’Italia in finale del Mondiale Under 20. Questo significa forse che il calcio italiano continua a partorire nuovi calciatori di talento. Il discorso delle tre finali secondo me non indica invece che il calcio italiano ha risolto i suoi problemi. Pensate al caso del Napoli: era indubbiamente la squadra italiana che maggiormente meritava una finale europea ed è uscita ai quarti di finale. L’ho avuto al Genoa da calciatore. Ha fatto tutta la gavetta da allenatore, arrivando fino a una piazza come Firenze. Vincenzo ha una sua maniera di intendere il calcio e va rispettato. Tu non puoi dannarti l’anima o contestare l’allenatore perché prendi un gol all’89’. Quando la Fiorentina ha battuto l’Inter tutti hanno esaltato lo stile offensivo di Italiano, ma i nerazzurri hanno sbagliato sei contropiede davanti al portiere. Anche Sarri viene considerato un allenatore offensivo, eppure quest’anno la sua Lazio ha fatto diversi clean sheet. Ci vuole tempo per correggersi e migliorare, deve farlo Italiano così come i dirigenti e i giocatori».