Corriere dello Sport: “Valanga rosa: Cionek, Coronado e Gnahorè. Altre armi letali del Palermo”

“Un segnale di rinnovamento e una brutta abitudine da cancellare. Il Palermo scopre cannonieri inediti (Cionek, Coronado e Gnahorè hanno segnato contro l’Empoli i loro primi gol in rosanero), ma al tempo stesso interrompe l’imbattibilità difensiva che aveva contraddistinto le prime partite, prendendone anzi tre tutti assieme. Cosa che, per fare un esempio, non era mai successo alla squadra che con Iachini tornò in serie A a suon di record nell’ultima stagione fra i cadetti del Palermo (2014). Se si tratta di un campanello d’allarme, relativo soprattuto ad una tenuta sul piano psicologico, lo diranno le prossime gare, in particolare il nuovo scontro diretto previsto dal calendario al Barbera, martedì prossimo 19 settembre con il Perugia dal gol facile. I VOLTI NUOVI DEL GOL. Tre storie diverse ma tutte significative, quelle dei marcatori di Tedino che hanno festeggiato nello stesso pomeriggio il loro battesimo col gol rosanero. Thiago Cionek, fra i tanti superstiti della squadra appena retrocessa, è uno di quelli col maggior appeal verso i tifosi. Un combattente che il suo lo fa sempre e che la serie B la conosce per averla fatta a Padova e Modena (ultimo gol siglato proprio con gli emiliani, due anni e mezzo fa al Crotone): «Dedico il gol a me stesso – ha affermato ieri – ed alla mia professionalità». Rete su un’asse brasiliana, data l’origine del difensore e l’assist partito dal piede di Coronado. «La palla era lenta e mi stavo rompendo il collo per raggiungerla – scherza col compagno Cionek – ma Igor sa come mandarci in porta. I gol subìti? Chissà che questo pareggio non ci aiuti a crescere: dobbiamo capire meglio certi momenti della partita». Il suo obiettivo è andare ai prossimi mondiali con la Polonia: «Il fatto che il Palermo giochi in B non sarà un problema. Il ct mi conosce da tempo e sa che, anche se in categoria inferiore, faccio pur sempre parte di una squadra ambiziosa e di livello». Coronado e Gnahorè invece sono da considerare i fiori all’occhiello di un mercato che non è stato scoppiettante in quanto a nomi ma sembra aver colmato alcune lacune come appunto quelle del fantasista e di un centrocampista fisico e dal notevole cambio di passo. Il loro inserimento si è giovato dell’entusiasmo di chi voleva dimostrare il proprio valore”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.