Corriere dello Sport: “Tra Fifa e Uefa uno scontro continuo. Ceferin gioca d’anticipo su Euro 2028”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport2 si sofferma sullo scontro continuo tra Fifa e Uefa.

l pasticcio delle gare di qualificazioni sudamericane ai Mondiali del 2022 trae la sua linfa dai rinvii di alcuni match negli scorsi mesi a causa del Covid, ma ha radici più profonde. Ovvero in un calendario internazionale intasato sul quale va trovato un accordo per arrivare a una riforma per il post 2024. Il problema è che da una parte la Fifa, dall’altra la Uefa e la Conmebol litigano. E ieri si è avuta un’altra dimostrazione che non sarà semplice arrivare a un’intesa “pacifica” nel grande summit che a dicembre Infantino organizzerà con tutte le componenti.

L’ultimo a prendere la parola sul tema è stato il dt del Milan, Paolo Maldini. «Non credo che giocare il Mondiale ogni due anni sia una buona idea – ha detto all’Ansa – perché toglierebbe importanza all’evento sportivo più unico al mondo, cancellando una tradizione ormai centenaria. Si rischierebbero inoltre conseguenze molto negative sulla salute psicofisica dei calciatori e sul futuro delle leghe. Mi auguro che la Fifa voglia abbandonare questo progetto sbagliato: atleti, federazioni e club sono consapevoli che i possibili benefici sarebbero pochissimi rispetto ai tanti rischi». Come lui la pensano Figo, Boban, Zoff e tanti ex grandi giocatori “fedeli” a Ceferin, ma anche Infantino ha la sua squadra che lo sostiene: dal Fenomeno Ronaldo, a Koulibaly, passando per Khedira, Matthaus, Materazzi e l’inglese Mount. E poi ci sono i ct e gli allenatori: Mancini, Southgate e Deschamps sono contrari; Luis Enrique e Guardiola favorevoli. Un bel tutti contro tutti, con la salute dei giocatori come vessillo di entrambi i “partiti”.

Ceferin crede di avere alle spalle uno schieramento compatto e formato dai club del Vecchio Continente (Eca), dalla Federazioni, dalle Leghe (EL), dal sindacato mondiale dei giocatori (Fifpro) oltre alla Conmebol sudamericana. Ecco perché ha fatto una mossa “audace” che a qualcuno è sfuggita, ma è un vero e proprio affronto alla Fifa: martedì da Nyon sono state indicate le date per quelle nazioni che vogliono organizzare gli Europei del 2028 ovvero candidature entro marzo 2022, assegnazione nel settembre 2023. Cosa c’è di strano? Due cose: il grande anticipo con il quale è stato lanciato il processo, ma soprattutto l’anno: nel 2028 secondo Infantino dovrebbe svolgersi il primo Mondiale biennale, tra quelli “regolari” del 2026 e del 2030.