Corriere dello Sport: “Serie B. Dal modulo al Ninja i piani del Cagliari”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla serie B e Nainggolan che potrebbe andare al Cagliari.
Rinforzi, addio alla costruzione del basso, un nuovo modulo e nessun equivoco tattico. Con il sogno di mettere le mani su un giocatore come Radja Nainggolan che, seppure apparentemente complicato da gestire, resta un grande valore aggiunto che farebbe felici non soltanto la squadra isolana ma da metà Serie A in giù. In queste ore la gestazione dell’evoluzione 2023 del Cagliari procede con grande rapidità perché già il 3 gennaio, Claudio Ranieri inizierà a pretendere le prime risposte. Dal gruppo, innanzitutto, ma non solo.
Le prime mosse . Servirà un intervento deciso da parte della società per dare un nuovo volto alla squadra in modo da limare gli errori individuali che sono costati, nel recente passato, molto cari. Il direttore sportivo Bonato è già al lavoro per cercare di accontentare il nuovo allenatore isolano. Al quale sembra di intuire già che manca qualcosa in questo gruppo. L’obiettivo minimo è arrivare a tre rinforzi di qualità, con l’incognita Ninja che continua a far sognare i tifosi. Il centrocampista belga è dato in arrivo in Sardegna (salvo anticipo per il non inconsueto sbarco per le festività di fine anno) il 4 gennaio e da quel momento tutto potrebbe accadere, anche se questa sarebbe una trattativa staccata da tutte le altre. Asciugare la rosa sarà, poi, un altro target del diesse perché visti i precedenti di Ranieri, gli spogliatoi troppo affollati non sembrano essere di suo gradimento. Gli arrivi dovranno essere, ovviamente, funzionali al progetto che l’allenatore romano ha nella sua mente, ma su questo non ci sono dubbi perché i nomi, che restano top secret, sono già finiti sul taccuino dei dirigenti isolani. È stato lo stesso Ranieri a contattarne alcuni per verificare la loro disponibilità a trasferirsi nell’Isola, prima di dare il via alla fumata bianca.
L’aspetto tattico. Accantonato il tridente, il Cagliari sarà differente sotto alcuni aspetti. Il primo riguarda proprio l’atteggiamento di una squadra che, puntando alla vecchia scuola, eviterà di esasperare la costruzione dal basso. «Perché aspettare di essere in svantaggio per verticalizzare? Meglio farlo da subito» aveva in passato sottolineato Ranieri che ora cercherà di applicare gli stessi concetti anche in rossoblù. Adattando il suo credo tattico al materiale umano a disposizione ma senza escludere ulteriori cambi in corsa. Il vestito del 4-3-1-2, utilizzato nelle ultime uscite, potrebbe lasciare posto al più classico 4-4-2. Con due esterni offensivi e due punte (casualmente, da qualche gara in qua Lapadula e Pavoletti sembrano aver scoperto un proficuo rendimento in tandem) pronte a sfruttare il gioco della squadra, ma anche con i lanci dalla difesa per cercare di capitalizzare al meglio le seconde palle. Con ogni giocatore al suo posto in modo da sfruttarlo al meglio. Sperano che nel frattempo sia Rog che Mancosu riescano a recuperare dai rispettivi infortuni. E che si uniscano da subito al gruppo in modo da dare a Ranieri qualche opzione in più. Il tempo sembra giocare a favore della squadra isolana che ora avrà un intero girone per riuscire a riportarsi nelle zone alte della graduatoria. I playoff sono ad appena una lunghezza di distanza e tra l’effetto Ranieri e la nuova linfa del gruppo, tutto può accadere.