Corriere dello Sport: “Proto, così salverà il Messina”

Un finale così non l’avrebbe potuto architettare neppure il più fantasioso e nostalgico dei registi cinematografici. Franco Proto sbarca a Messina, lo salva da un fallimento certo e domenica prossima nel giorno del suo esordio da presidente ritroverà avversario il Catania, le cui strade ha incrociato con l’Atletico fino a renderla in quel periodo una stracittadina molto sentita. Emozioni su emozioni, il pallone regala momenti imprevedibili. «Nella vita siamo tutti abituati ad avere delle sorprese. Per me sarà una partita normale, come le altre, e quindi punterò a vincerla», ha spiegato Franco Proto. Alla fine l’ha spuntata la sua testardaggine, perché prima con Barbera e poi da solo, ha trattato l’acquisto del Messina per nove lunghi mesi, rilevandolo in una situazione disperata, quasi al collasso e con poche vie d’uscita. L’ha fatto con semplicità e con gli occhi lucidi dall’emozione, dopo essere stato accolto mesi fa dallo scetticismo dei tifosi ed essere osannato l’altro ieri da un centinaio di ultrà e sui social.

IL SUO PROFILO. Passione sfrenata per il calcio e amore eterno per il suo Atletico Catania, a tal punto che oggi lo segue addirittura in Promozione dopo avere sfiorato tanti anni fa il salto in Serie B, Franco Proto è campione di dialettica come pochi, un eterno giovane nell’animo e nei comportamenti, ma sul lavoro ama regole e serietà: «Questa società – ha detto – non sarà più un circo perché difenderemo con onore e decoro il nome della città». Ha già fissato tre obiettivi, uno diverso dall’altro, ma tutti funzionali al progetto, seppur con inevitabili precedenze: «Io mi occuperò di salvare il club dal fallimento, avviando un piano di risanamento per abbattere i numerosi debiti. Mantenere il titolo sarebbe come vincere la Champions League. A Lello Manfredi l’attività di marketing e riavvicinare la gente. Marcello Pitino, invece, si occuperà dell’aspetto tecnico con l’obiettivo di centrare la salvezza».
È il termine fissato dalle parti per ratificare dal notaio Arrigo il contratto preliminare vincolante siglato sabato sera e non una semplice lettera di intenti come avvenuto in precedenti trattative. Manca qualche dettaglio, ma l’operazione è ormai fatta senza ripensamenti o altre vie di fuga. Entro quella scadenza la proprietà uscente dovrà fornire i bilanci ufficiali alla data più recente e Proto, che è già presidente e amministratore unico dell’Acr, diventerà anche il nuovo proprietario col 100 per cento delle quote (il vice dovrebbe essere il giornalista messinese Fabio Mazzeo).

ORGANIGRAMMA. L’ex giallorosso Alessandro Parisi, che vive a Messina, dovrà quasi certamente allenare la Berretti, mentre Buttò sarà il responsabile del settore giovanile. Per Giorgio Corona è pronto il ruolo di club manager, ma l’assetto sarà definito col passare delle settimane, anche in base alle esigenze che emergeranno e non saranno poche. Un ruolo dirigenziale è stato previsto per l’ex rossazzurro Adriano Polenta.

MANFREDI. Il direttore generale ha le idee abbastanza chiare e punta a riavvicinare una serie
di imprenditori, che nell’ultimo periodo si erano allontanati dall’Acr. Il primo potrebbe essere proprio Francesco Barbera, che insieme a Proto e altri potenziali soci trattò senza successo l’acquisto del Messina. Sarà stato un caso o forse uno strano scherzo del destino che il contratto di cessione del club sia stato firmato sabato sera con una penna sponsorizzata dalla ditta Caffè Barbera, anche se al momento nessuno si sbilancia“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.