Corriere dello Sport: “Procuratori-Fifa è guerra aperta”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla guerra aperta tra i procuratori di calcio e la Fifa.

Quando due carrarmati si scontrano, la terra trema. Mino Raiola da una parte, la Fifa dall’altra. In mezzo un universo di incomprensioni che il super agente riassume così: «Infantino dice solo stronzate». Quando si dice “il dono della sintesi”. Sì, perché l’organizzazione che governa il calcio nel mondo avrà pure la potenza economica e politica di uno Stato, ma il procuratore di Ibra, Haaland, de Ligt, Donnarumma, Pogba e altri tra i migliori interpreti del gioco ha il suo peso in certe questioni. Ieri, durante l’assemblea della IAFA, l’Italian Association of Football Agents, Mino ha voluto ribadirlo.

RAIOLA. «Infantino dice che bisogna regolamentare il rapporto con gli agenti? Lui fa solo diktat – il duro attacco di Raiola dal Circolo Marina Militare di Roma – Le regole della FIFA sono vergognose. Con loro non c’è alcun dialogo. Vogliamo un sistema nuovo e internazionale degli agenti in cui la Fifa non ha nessun ruolo. Non siamo una banda di idioti e nemmeno gente che vuole aggirare le regole. Queste str… della Fifa non le sopportiamo più, a loro non ho mai sentito dire qualcosa di intelligente. Sono tutti ignoranti». A Raiola non piacciono diverse cose di Zurigo. Ad esempio, la Fifa (che nel 2015 aveva attuato una deregulation) viene accusata di non essere mai stata legittimata dalla Commissione Europea a regolamentare sugli agenti (in Italia c’è una legge ad hoc) e di essere “restrittiva e vessatoria” nei confronti della categoria. La The Football Forum (Tff) chiederà a Bruxelles di dettare le linee guida per tutti i Paesi membri, affinché legiferino sulla materia.
MERCATO. A margine dell’evento, il procuratore ha toccato alcuni temi caldi di mercato. A partire dal futuro di Pogba: «Paul alla Juve? Sognare è gratis. Poi vediamo se i sogni diventeranno realtà». L’agente ha glissato invece sul futuro di de Ligt e Romagnoli («ne parliamo a giugno, non adesso»), senza però smentire le voci che vedono entrambi lontani da Torino e Milano, e ha commentato la situazione del suo assistito Donnarumma: «Al Psg sta vivendo una situazione che non ha mai provato. Ma penso che tutti, alla fine di questa storia, saprete come andrà a finire e chi giocherà tra lui e Navas». A precisa domanda sul futuro di Mkhitaryan, invece, ha tirato per la giacchetta il club giallorosso: «Via a gennaio? Dovete chiederlo alla Roma».

ASSEMBLEA. Intanto, la IAFA guidata da Christian Bosco ha nominato Raiola presidente onorario e istituito nuovi organi: il comitato etico e di vigilanza, il comitato membri onorari, il dipartimento consulenze legali e fiscali, il comitato studi e ricerca normativa agenti per il femminile e l’ufficio consulenza psicologia sportiva. Il Coni, tramite il presidente della Commissione Agenti, Antonio Conte, ha confermato di voler implementare la normativa di settore, mentre l’Assocalciatori e l’associazione dei ds Adicosp hanno garantito la loro collaborazione. I vertici IAFA lamentano invece un’assenza di dialogo con la Figc: «Non ci considerano. Illogico e irragionevole fare un regolamento e non interpellare le parti interessate», il commento del presidente Bosco.

Le bordate di Mino Raiola, che ieri a Roma ha parlato a nome di tanti colleghi, scagliandosi contro la Fifa, non preoccupano Gianni Infantino che ha intenzione di andare avanti nella sua battaglia per calmierare i guadagni degli agenti. Il presidente, da tempo deciso a non farsi fermare da niente e da nessuno, negli ultimi giorni ha ricevuto anche l’appoggio della Commissione per la Cultura e l’Istruzione del Parlamento Europeo, la stessa che qualche settimana fa era intervenuta dichiarandosi contraria alla nascita della Superlega per «proteggere il modello sportivo europeo».