Corriere dello Sport: “Parma cinese: Lizhang ha acquisito il controllo del club. Primo colpo Cassano?”

“Questa volta la rivoluzione è dolce. Crac e fallimenti non c’entrano. Dopo Inter e Milan, anche il Parma è dei cinesi. La trattativa, ormai nota da settimane, è stata ufficializzata ieri dal vicepresidente gialloblu Marco Ferrari, artefice dell’ennesima rinascita del calcio parmigiano. Il Parma passa di mano perchè era l’unica strada per tornare in serie A e per rimanerci in pianta stabile. «Una necessità» ha ripetuto Ferrari, uno dei sette imprenditori che a metà 2015 fecero ripartire i crociati dalla D. «C’è chi fa pasta, chi ponti, chi auto da corsa, un club in A sarebbe stato un business parallelo e impegnativo».  SOCI. Ferrari si riferisce a Barilla, all’ingegner Dallara, al costruttore Pizzarotti. «Abbiamo fatto la nostra parte, con orgoglio abbiamo riportato il Parma in una categoria di assoluta tranquillità. Questo passaggio era inevitabile». Da inizio luglio la maggioranza della proprietà sarà della Desports, colosso cinese del marketing sportivo. Il presidente sarà il creatore di questo gigante, il 37enne ex giornalista sportivo Jiang LiZhang. «Pensate che in Cina è ritenuto il personaggio che conosce di più lo sport insieme al proprietario dell’Inter e all’ex stella Nba Yao Ming». Per Ferrari e soci l’acquirente è la scelta migliore possibile. La Desports è partner del gruppo nerazzurro Suning per la gestione dei diritti tv nel calcio spagnolo e inglese, ha una quota dei Minnesota Timberwolves nel basket americano (dove non entrano certo fondi occulti), possiede una squadra cinese e il Granada rilevato dai Pozzo.
CASSANO? Qualcuno potrebbe storcere il naso per l’arrivo dei cinesi. Ancora Ferrari: «Voi non immaginate l’appeal del Parma in Asia, siamo equiparati all’Aston Villa, per fare un esempio. E poi, scusate, ci preoccupiamo degli stranieri, ma qui siamo falliti con una proprietà italianissima..». Il riferimento è a Ghirardi. La Desports, controllata dalla cordata di imprenditori denominata DDMC e quotata alla borsa di Shanghai, avrà il 60%. Il 30% ai soci parmigiani, 10 all’azionariato diffuso. Così sarà per almeno 5 anni, con la tutela sulle scelte garantita dal fatto che per le decisioni importanti servirà il voto di 7 consiglieri su 9 nel cda.
CRESPO C’E’. Due vicepresidenti, quello sulla parte sportiva sarà l’ex Hernan Crespo, manager dei cinesi e altra garanzia mica male. Confermati il diesse Faggiano e il tecnico D’Aversa, che già studiano il mercato. Il primo non esclude a priori un ritorno di Cassano, che intanto fa l’occhiolino: «Scendere in B? Andrei solo a Parma..» Il ritiro inizierà il 19 luglio a Pinzolo dopo le visite mediche. «E nessuna tournée in Cina, almeno quest’anno» fa sapere Ferrari. Obiettivi? «Auto-imporci subito la serie A sarebbe un errore, la B consente un anno di consolidamento». I nuovi proprietari saranno a Parma a inizio luglio e verseranno 15 milioni di euro. «Con questi cinesi ambizioni inedite per la città». E Parma inizia a sognare”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.