Corriere dello Sport: “Palermo freme, Coronado c’è? Oggi alle 13…”

“Solo oggi alle 13 il Palermo saprà se potrà contare su Igor Coronado. Il fantasista brasiliano è fra i convocati ma fino a ieri non ha mai svolto un allenamento con la squadra. La seduta di stamane diventa essenziale ma l’impressione è che Tedino non voglia andare in cerca di guai. La spiegazione è classica e chiarissima: «Igor è importantissimo, il giocatore imprevedibile che rompe gli equilibri. Ma se ci fosse anche un minimo margine di rischio, preferisco fargli saltare una partita, che perderlo più a lungo». E questo porta il discorso ad una prima fase dove gli infortuni sono stati un po’ troppi e intervengono su una preparazione che già deve procedere a singhiozzo per le partenze internazionali. A sinistra ad esempio sono fuori per fastidi muscolari entrambi gli esterni, Aleesami e Rolando. Tedino riconosce il problema ma precisa: «Non tutti gli infortuni sono identici, spesso c’è un sovraccarico dovuto ai continui viaggi e cambiamenti di clima. Sappiamo di avere un percorso in salita ma questa è la strada e dobbiamo adattarci. Rolando? Spero che fra 15 giorni sia disponibile». Per Aleesami l’assenza sarà certamente più lunga. SOLUZIONI. Coronado out, dunque? I rosa ne hanno già fatto a meno, sia pure in una partita diversa (a Cagliari in Coppa Italia), uscendone anche piuttosto bene: pareggio fino ai supplementari, poi eliminazione ai rigori. Un alter ego con le stesse caratteristiche non c’è, la soluzione verrà trovata fra le pieghe di un gruppo che sta cercando al proprio interno una identità innanzitutto morale. In caso di forfait, quasi certamente sarà Murawski ad avanzare di qualche metro. E accanto a Nestorovski tornerà un partner che gli offra una sponda, Embalo più di Trajkovski. «Murawski è un giocatore moderno che sa ricoprire più ruoli, può fare ancora meglio di così e da lui mi attendo una prova significativa sotto l’aspetto della continuità» IL MATCH ANALYST. La Pro Vercelli è ultima e non ha mai vinto ma Tedino non fa l’errore di sottovalutarla. L’ha fatta studiare con attenzione da uno dei suoi collaboratori, il match analyst Vincenzo Varrica, e ne snocciola le caratteristiche: «Per possesso palla, la Pro Vercelli è la quarta squadra del campionato, qualcosa vuol pur dire. In mezzo al campo ha Vives (ex Torino, ndc.) che ha qualità eccellenti di palleggiatore e verticalizzatore: non verranno a difendersi, il Palermo dovrà faticare per conquistare palla e gestirla bene. Il calendario ci offra una occasione? Proprio l’ultimo turno ci ha ricordato quanto la B sia durissima per tutti; si dà per scontato che squadre con poco blasone siano abbordabili, ma non è casuale ad esempio che il Cittadella abbia vinto ad Empoli. Guardiamo in casa nostra, pensiamo a migliorare, non voglio parlare di prova di maturità, ma ricordare che ogni partita è importante e va affrontata come una finale. Veniamo da una prova col Perugia non pulita sul piano estetico, ma di grande compattezza: questo è uno degli degli aspetti che dovremo avere fino a fine campionato». CURIOSITÀ. Pro Vercelli. La squadra che agli albori del nostro calcio vinse 7 scudetti e dove militò anche il grande Silvio Piola, è un avversario inedito per i rosa nel nuovo secolo ma non in assoluto. La Pro Vercelli torna infatti a giocare a Palermo dopo ben 77 anni: l’ultimo precedente risale addirittura al 1939/40, quando, in serie B, i piemontesi vinsero 4-1 alla Favorita”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.