Corriere dello Sport: “Palermo a -10 dalla salvezza, Bortoluzzi strappa solo un punto. Bologna spuntato”

“Perdere la speranza: il Palermo. Perdere l’occasione di svoltare: il Bologna. Rosanero a -10 dall’Empoli terzultimo, mancano sei giornate, Santa Rosalia non prevede miracoli, la coppia Baccaglini-Zamparini nemmeno, i fischi che hanno accompagnato l’uscita dal campo della squadra sono definitivi: oltre la data del closing, 30 aprile, si pensa al paracadute per la B. I rossoblù di Donadoni – in inferiorità numerica – devono solo rimproverare la sciocchezza di Pulgar, riuscito nell’impresa di farsi espellere dopo appena ventiquattro minuti per espressioni irriguardose nei confronti dell’arbitro, si dice così – con linguaggio burocratico – quando si intende che il giocatore ha offeso l’arbitro con insulti che farebbero arrossire un ergastolano imbruttito dalla galera.

GOL SBAGLIATI. C’è una ricca e gustosa letteratura sui gol sbagliati a porta più o meno vuota, sull’errore davanti al portiere come sublimazione massima della broccaggine. Da Calloni a Blisset fino a Raducioiu, passando per il celebre Fantozzi – «Chi ha fatto palo?» – e al Paulo Cotechiño centravanti di sfondamento per arrivare ai tanti video che intasano youtube dove si vede il tapino ciccare il pallone in maniera così maldestra che scatta inevitabile la risata. Si sbaglia nei modi più impensabili: per mediocrità, paura, frenesia, sempre per eccesso mai per difetto. Palermo-Bologna – in questo senso – è stato un piccolo bignami di errori clamorosi. Ne abbiamo contati cinque. Tre per il Bologna, due per il Palermo. Di Francesco si è presentato due volte – una per tempo – davanti a Fulignati, e per due volte ha calciato addosso al portiere, «sembrava che avesse il cerchio del mirino sul petto», ha commentato amaro Donadoni. Nel primo tempo era stato Verdi a ciccare di testa un pallone assai semplice, a pochi metri dalla porta. Nel finale di tempo invece era salito in cattedra – diciamo così – il Palermo, prima con Diamanti, che davanti alla porta vuota aveva calciato in orizzontale, sfiorando appena il pallone, tra l’incredulità di tutti e poi con Sallai, che sulla respinta affannata di Mirante aveva scelto – da pochi metri – di calciare (!) di esterno destro, manco fosse in spiaggia. Vi abbiamo raccontato le occasioni perdute della partita, per rendere conto di una mediocrità generale cui Palermo e Bologna non hanno saputo replicare. Il resto è tanta buona volontà, ma poca qualità. Il resto è una partita che le due squadre hanno giocato puntando sull’errore degli avversari, più che sulla propria capacità di incidere. Il resto è un Palermo senza ritmo e un Bologna che comunque – in inferiorità – non ha perso gli equilibri e anzi, ha giocato una partita onesta, pur senza squilli.

FISCHI. Il pomeriggio che condanna il Palermo alla B e il Bologna al galleggiamento consegna al cronista svariate note a margine della partita. Eccole: Bortoluzzi ha debuttato sulla panchina rosanero con un pareggio, interrompendo una striscia di cinque sconfitte consecutive; è anche questo il primo punto della gestione Baccaglini (mica c’era ieri al Barbera). E’ la terza partita di fila che vede il Bologna incapace di fare gol. E ancora: quella di Pulgar è l’undicesima espulsione stagionale del Bologna, la squadra con più cartellini rossi d’Italia. «Vogliamo la Primavera/Vogliamo la Primavera», intona la curva del Palermo alla fine, intendendo i ragazzi allenati da Bosi, non certo una stagione che ieri ha regalato una giornata di trepidante bellezza, una di quelle giornate che riconciliano con il mondo”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.