Corriere dello Sport: “Nazionale flop. Ecco chi sostituirà Ventura”

“Quando ci si smarrisce, i progetti lasciano il posto alle sorprese. Ed è lì che un viaggio inizia, diceva Nicolas Bouvier, il grande fotografo svizzero del secolo scorso. Oppure un percorso fi nisce, aggiungiamo ora, davanti alla caduta di Gian Piero Ventura. A forza di «sorprendersi della sorpresa», come più volte ripetuto in questi giorni di play off italosvedese, il ct azzurro è rimasto schiacciato dalla cruda realtà, che lui non ha saputo leggere. La sua avventura azzurra è fi nita ieri con un triste 0-0, dopo 16 partite, in un modo non certo preventivabile solo un paio di mesi fa, prima della “crisi di Madrid”. Quando fu presentato, a metà del luglio 2016, l’ex tecnico del Torino promise «un’Italia umile, determinata, feroce ed eccitante», aggettivo a lui caro, ma in questo momento particolarmente infelice. Nel momento decisivo, Ventura, di sicuro uomo di calcio, non ha pagato solo i propri limiti (soprattutto di esperienza internazionale) ma anche il vuoto, adesso evidentissimo, della mancata formazione del ticket con Marcello Lippi, figura che sarebbe risultata chiave nel burrascosa frangente dello spareggio premondiale. CHI AL SUO POSTO. Da oggi Tavecchio, pur in mezzo alla tempesta perfetta che lo sta sommergendo e in mezzo alla quale lui prova a tenere la barra dritta, deve cercare un sostituto del ct. Tecnicamente infatti per statuto, spetta a lui la scelta del ct (con gradimento Coni). C’è da dire che il contratto con Ventura, rinnovato di fresco, non prevedeva la caduta automatica del rapporto in caso di mancata qualifi cazione, ma il ritorno del pallino in mano presidenziale (questo nel caso in cui l’eliminazione fosse arrivata in modo tale da poter assolvere il ct). Ma l’addio a Ventura ora è certo.
CHI CT?. Dunque si tratterà, da parte di Tavecchio, di mettere in piedi un’operazione non solo tecnica ma anche “politica”: quella di Conte nell’estate del 2014, pur costosissima, servì per raff orzare la sua posizione di fresco presidente federale, reduce da settimane di polemiche sulla sua “statura” politica appunto, rispetto al ruolo da ricoprire. E proprio il ritorno di Conte in azzurro è una delle ipotesi sul tavolo di via Allegri insieme a quella di Ancelotti. Il bello è che i due tecnici hanno il futuro incrociato se è vero come è vero che l’ex tecnico del Bayern potrebbe sostituire Conte al Chelsea a fine stagione. Ancelotti in questo momento è in attesa di dare una risposta alla Croazia che lo vorrebbe in panchina per il mese iridato in Russia. Sia nel primo che nel secondo caso si tratterebbe di stabilire nuovamente un budget almeno triplo rispetto a quello fi ssato per Ventura (1,5 milioni netti a stagione). C’è da aggiungere che in questo momento Ancelotti è ancora interessato ad allenare (con relativo ingaggio stellare) un grande club internazionale. Conte potrebbe essere interessato, ma anche qui si tratta di lavorare. Stesso discorso per quanto riguarda Allegri, forse il più disponibile a ragionare in termini azzurri già la prossima estate. Spalletti ha in mente la Nazionale, ma non ora. C’è da ricordare, non certo ultimo per importanza, Mancini (ora allo Zenit). TRAGHETTATORE. Possibile, in questo frangente, che la Nazionale venga affidata a marzo, in occasione delle amichevoli con Argentina e Inghilterra al traghettatore Di Biagio (ieri, con un tempismo singolare, dettosi disponibile: «Non c’è bisogno che qualcuno mi cerchi: io in Federazione ci sono già…»), in attesa a giugno di ripartire con un nuovo ct, che esordirà a settembre nella nuova Uefa Nations League. Da non escludere, anche se poco “difensiva” politicamente, l’opzione di puntare su un giovane tecnico. Con Cannavaro appena approdato all’Evergrande in Cina, un nome possibile sarebbe quello di Fabio Grosso, attuale tecnico del Bari, già in predicato la scorsa estate di sostituire Di Biagio alla Under 21.”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.