Corriere dello Sport: “Metodo Tedino. Palermo da A”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha deciso di analizzare la figura di Bruno Tedino. Il tecnico della squadra rosanero è il protagonista principale del titolo d’inverno con cui il Palermo ha chiuso il girone d’andata del campionato di serie B. L’ex Pordenone non è uno “special”, non buca lo schermo e non ha nemmeno le phisique du role, ma nonostante questo, da esordiente in B, si sta rivelando l’uomo giusto per rimettere assieme i cocci di un Palermo distrutto dagli eventi della scorsa annata. Tedino è un lavoratore serio, in cui i giocatori possono credere perché ha dimostrato di saperli trattare senza pregiudizi ma solo attraverso criteri di merito. Se dopo una partita giocata male c’è da alzare la voce o prendere provvedimenti lo fa senza guardare in faccia nessuno. Ma Bruno non è certo uno sprovveduto sul piano calcistico, visto che è stato scelto da Sacchi per guidare per due anni consecutivi le giovanili azzurre (under 16 e 17). Il tecnico rosanero un profondo conoscitore di tutti i campionati, tanto da conoscere perfettamente le caratteristiche degli avversari che di volta in volta si trova si trova ad affrontare. A sua volta Tedino prende forza e coraggio grazie alla famiglia, normalissima allo stesso modo: una moglie, Sabrina, riservata, che ha mantenuto il suo lavoro e non lo ha seguito a Palermo se non nelle vacanze, ma che è la prima persona che immancabilmente Tedino sente alla fi ne di ogni partita; due figli, un maschio, Giovanni, e la femmina, Nicole, diventata qualche anno addietro tifosissima rosanero per amore delle magie di Miccoli.
Un altro elemento fondamentale dei successi del Palermo è il lavoro di Tedino e del ds Lupo. Entrambi hanno permesso al gruppo di mettere punto ai disastri del passato e svoltare con un ritrovato entusiasmo. Ma il fattore pubblico, da sempre trascinante in questa piazza, è tuttora un tassello mancante (circa 6.000 spettatori di media al Barbera per una capolista). L’allenatore ha creato un gruppo solido capace di superare ogni ostacolo: guai tecnici (le assenze dei nazionali, gli infortuni a catena, il ko di Nestorovski) e problemi societari. Grazie a questo ritrovato entusiasmo e ad una grande solidità, il Palermo ha chiuso l’andata con 5 punti di vantaggio sulla quota promozione.