Corriere dello Sport: “L’Inter cambia, via De Boer. E’ pronto Pioli. La panchina al tecnico emiliano: bruciato Guidolin. Giovedì la squadra in Coppa sarà guidata da Vecchi”

Meno di 90 giorni: ecco quanto è durata l’avventura di Frank De Boer sulla panchina dell’Inter. Stamani prima dell’allenamento (ore 11) alla Pinetina il direttore sportivo Ausilio, il vice presidente Javier Zanetti e il cfa Giovanni Gardini gli comunicheranno la decisione presa dal Suning (e da loro condivisa) ovvero che una svolta è necessaria per far “girare” la stagione nerazzurra. Il nuovo allenatore sarà Stefano Pioli, ieri sera nettamente in vantaggio su Francesco Guidolin, l’altro candidato della corrente italiana, stavolta investita di risolvere la situazione. Pioli attualmente è in America in vacanza con la sua famiglia, ma è già stato contattato dalla dirigenza interista e farà in modo di rientrare il prima possibile in Italia. Da valutare se siederà in panchina a Southampton giovedì (complicato). Più probabile magari sia in tribuna o che inizi direttamente a lavorare da venerdì alla Pinetina. L’Inter al St Mary’s Stadium sarà guidata da Stefano Vecchi, il tecnico della Primavera che anche ieri ha diretto la seduta della sua formazione ad Appiano (sarà momentaneamente sostituito da Luca Facchetti e da Gabriele Bonacina). Stamani allenerà i “grandi”.

PIOLI 2018. Stefano Pioli, 51 anni compiuti lo scorso 20 ottobre, è legato da un contratto con la Lazio fino al 30 giugno 2017. Negli scorsi mesi è stato un candidato forte per la panchina dell’Udinese (che invece ha scelto Iachini) e poi per quella della Sampdoria (che ha puntato su Giampaolo). Ausilio lo stima molto e lo considera l’uomo adatto per traghettare un’Inter in evidente difficoltà. Di lui piacciono la decisione, le idee e il modo in cui durante la settimana fa lavorare la squadra (la società vuole sedute molto intense!). Per informazioni chiedere ad Antonio Candreva che con lui è stato a Roma per (quasi) due anni. Pioli avrà un contratto fino al giugno 2018 perché i dirigenti sanno che sarebbe stato impensabile farlo firmare solo per 8 mesi: avrebbe iniziato la sua avventura già da allenatore… “sfiduciato”.

ECCO LO STAFF. In attesa di risolvere il suo accordo con Lotito (il patron biancoceleste risparmierà quasi 3 milioni di euro lordi, compreso lo staff), porterà alla Pinetina i suoi collaboratori storici: si tratta del vice Giacomo Murelli, ex terzino di Parma, Avellino e Padova, del collaboratore tecnico nonché tattico Davide Lucarelli, ex difensore centrale di Avellino, Pisa e Cremonese, e dei preparatori atletici Matteo Osti e Francesco Perondi (quest’ultimo si occuperà del recupero degli infortunati). Anche loro si libereranno dall’accordo con la Lazio.

L’OK DI REN. De Boer, scelto in estate da Thohir per il suo calcio offensivo e per i suoi successi in Olanda, ieri sera non era stato ancora avvisato. La decisione di esonerarlo è maturata nel tardo pomeriggio, dopo i colloqui sull’asse Milano-Nanchino. Ausilio, Gardini e Williamson, riuniti nello spogliatoio del Ferraris domenica sera, avevano avviato i colloqui con Jun Ren, braccio destro di Jindong Zhang, ma la scelta definitiva è arrivata solo ieri intorno alle 18. Così in mattina l’ex Ajax (sarà pagato fino a fine anno, poi buonuscita da 1,3 milioni per chiudere il contratto fino al 2019) aveva diretto regolarmente l’allenamento, aveva spiegato alla squadra gli errori commessi contro la Samp e aveva chiesto un riscatto. I dirigenti presenti (Ausilio, Zanetti e Gardini) non gli avevano parlato perché erano in attesa di un’indicazione dalla Cina (dove valutavano pure i profili di Villas Boas, Hiddink, Bielsa, Leonardo e Blanc) e probabilmente da questo “particolare” avrà capito che la fiducia sbandierata venerdì durante l’assemblea dei soci era venuta meno. Il management italiano ha proposto Pioli e, anche se manca il via libera definitivo da parte del Suning, dopo che il colosso di Nanchino ha chiesto ai suoi uomini sul posto di avviare il casting, sembra difficile che possa sconfessare questa scelta. Il tecnico di Parma sarà il nono in 6 anni e mezzo (scarsi) dopo l’addio di Mourinho, nel giugno del 2010. E per il 2017 già si pensa a Simeone o Bielsa. La panchina dell’Inter non conosce pace“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.