Corriere dello Sport: “Italia Under 17 campione. Il ct Favo: «Anche agli italiani va data la possibilità di sbagliare. Serve un cambio di mentalità»”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’Italia Under 17 campione d’Europa.

Il modello Italia funziona. La certezza matematica è arrivata l’altra sera a Cipro con il trionfo dell’Under 17, dove la scena agli Europei di categoria se l’è presa quel mostriciattolo di Francesco Camarda, a detta di tutti il futuro numero 9 del Milan nonostante i suoi 16 anni. Lui è il finalizzatore, ma l’intera squadra di Favo ha funzionato, soprattutto nella finale contro il Portogallo. La pratica, del resto, è stata chiusa in poco più di un quarto d’ora. Il Portogallo, sulla carta nettamente favorito, è stato demolito sotto tutti i punti di vista: gioco, fame e idee. Quattro giorni fa il ct Favo se ne era uscito con un pensiero che dopo la medaglia d’oro ha un altro sapore: «Bisogna cambiare mentalità e dare la possibilità ai ragazzi di sbagliare e quindi di crescere. Purtroppo, i nostri giovani li aspettiamo poco. L’italiano è anche esterofilo: lo straniero viene aspettato di più rispetto a quello italiano e ancora di più al giocatore del posto, al quale non si perdona niente. Da napoletano, so che i più grandi problemi li hanno avuti i giocatori napoletani a Napoli, così come i romani a Roma. Nemo propheta in patria, si dice. Per fare una battuta, si aspetta più Favinho rispetto a Favo. Invece bisogna aspettare anche i nostri prodotti, perché credo che gli Antognoni, Totti, Del Piero, Pirlo ce li hanno invidiati tutti. I grandi campioni li abbiamo avuti anche noi e prima poi torneranno, se li aspettiamo».

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Magari i nomi di Cama, Natali, Coletta, Liberali, Sala, Verde e Mosconi non dicono niente ai più. Invece sono il presente e il futuro. Ragazzini che sognano in grande, che possono essere in prospettiva i pilastri della Nazionale dei grandi. Non era mai successo di vincere un’edizione degli Europei Under 17. La verità è che qualcosa di grande è cambiato nelle ultime stagioni: si chiama programmazione, a lunga scadenza. Perché un tempo contava solo l’Under 21 (che non disputa neanche il Mondiale), mentre adesso anche i più piccoli hanno la giusta considerazione. Nota a margine: nella rosa dell’Italia Under 17 c’è già chi milita in grandi club fuori dai confini nostrani, vedi Benjamin e Natali, pilastri nei vivai del Real Madrid e del Barcellona. Molti poi hanno attirato l’attenzione a livello internazionale. È il caso di Di Nunzio, in passato finito nel radar del Manchester United, così come di Camarda, corteggiato dal Borussia Dortmund e non solo.

MISSIONE CONFERMA. Manca solo un mese al via degli Europei Under 19. Il 15 luglio andrà in scena Italia-Norvegia all’esordio del girone e gli azzurrini di Corradi scenderanno in campo in Irlanda del Nord da campioni in carica, per difendere il titolo vinto lo scorso anno a Malta. Il nuovo e rinnovato gruppo, composto dai vari Lipani, Mannini, Bartesaghi e Pafundi, cercherà di ottenere uno storico bis. Ormai l’Italia è diventata la squadra da battere, un po’ come era la Spagna un decennio fa.