Corriere dello Sport: “Il Palermo di Brunori, emozioni e patemi. Il pari di Parma continua a far discutere in campo e fuori”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul pari del Palermo contro il Parma che fa ancora discutere.

Un dettaglio, una concatenazione di situazioni negative e di errori, e l’impresa che, comunque conquistata, poteva essere l’occasione per un rilancio diventa l’ennesima occasione persa e anzi amplifica la portata della delusione e delle critiche conseguenti. E’ un percorso fra le spine ormai quello del Palermo e di Corini, capaci di fare 3 gol alla capolista ma anche di fermarsi sul più bello subendo due gol (!) nei minuti di recupero quando ormai la vittoria sembrava archiviata. Ci possono essere attenuanti o episodi discutibili ma una compagine esperta non si può lasciare scappare così una vittoria tanto importante. Pur considerando la forza di un avversario come il Parma, che ha messo sotto i rosa per gran parte del match, è la riprova di una fragilità mentale che attraversa la squadra, incupita dalla flessione (6 punti e una sola vittoria nelle ultime 8) e preoccupata dal non riuscire a frenarla.

Gli episodi. Le modalità con cui sono arrivati i due gol nell’over time fanno però arrabbiare il Palermo. Per proprie colpe, come premesso, ma anche per una serie di episodi che quanto meno vanno rianalizzati. La recriminazione maggiore è sulla rete di Mihaila che ha riaperto i giochi: nasce da una punizione su una situazione confusa in cui i rosanero chiedevano un fallo a favore che invece è stato dato al Parma. Sul tiro del romeno, nato da un rimpallo su rinvio di Soleri, le immagini indicano un fuorigioco di Benedyczak che è sulla traiettoria del pallone e potrebbe avere disturbato la visione di Pigliacelli. La beffa sta nel fatto che il Var ha controllato l’azione ma per un fallo di mano di Charpentier (che non c’era) non tanto per la posizione di off side per cui Massa non è stato chiama to a verificare.

E proprio quella perdita di tempo ha portato all’allungamento del recupero, 30” sufficienti per la distrazione di massa della difesa costata il gol del pari. Meraviglie Brunori. Tutto il resto sfuma nell’amarezza a cominciare dalla meravigliosa doppietta di Brunori, che evidentemente si scatena di fronte alle big (non segnava su azione dalla tripletta a Venezia) e che adesso con 55 gol totali è terzo da solo nella classifica marcatori all time dei rosanero: ha scavalcato un mito come l’argentino Ghito Vernazza e davanti a sé ha solo Carlo Radice, bomber degli anni ’30, e Fabrizio Miccoli. Non resta che prendere il punto per ricominciare e contare su un gruppo al completo.