Corriere dello Sport: “Il Catania sta male, ma non è ancora al cimitero”

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sulla delicata situazione del Catania.

Il club rossazzurro sta male, ma non è ancora al cimitero. Giovanni Ferraù, presidente Sigi, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa dopo le stoccate di Joe Tacopina: «La verità è che Sigi ha stipulato un contratto non condizionato ad alcuna omologa del Tribunale. Andava raggiunto un debito di 16 milioni massimo e se i debiti con l’Agenzia non fossero stati 8 ma 12, i 4 milioni di differenza li avrebbe messi Sigi. Il 14 marzo 2021 è stato stipulato un contratto d’opzione per l’acquisizione delle quote del Calcio Catania al 15% che prevedeva, da parte di Tacopina, il versamento di un milione. Non ci sono donazioni da parte sua, bensì un inadempimento contrattuale. Dopo avere versato 630mila euro Tacopina è scappato. Voleva aggraziarsi la città e io mi sono fatto rapire dal sogno americano. Sono sicuro che la piazza capirà che era un’illusione, io l’ho capito in ritardo e mi dispiace».

«Se il 28 giugno riusciremo a salvare la matricola daremo incarico a uno studio di reperire investitori seri che possano rilevare il Catania e il gioiello di Torre del Grifo. A oggi servono 15 milioni per garantire un futuro decoroso al club. Fra l’altro Pellegrino la squadra l’ha già fatta».