Corriere dello Sport: “Gilardino: «Posso fare la differenza, ora al Pescara serve un grande girone di ritorno»”

“Adesso ha tutto un altro aspetto: più alto, più muscoloso, più autoritario. E con i tre punti del caso-Sassuolo definitivamente in tasca (ma questa è un’altra storia). In pochi giorni di mercato il Pescara si è trasformato con innesti di fisicità ed esperienza. Dopo gli arrivi di Bovo, Stendardo e Cerri, ieri è stata la volta del pezzo più pregiato, Alberto Gilardino. Si è presentato al centro sportivo Poggio degli Ulivi alle 12,20, ha salutato mister Oddo, suo vecchio compagno di squadra nel Milan e in Nazionale, poi ha pranzato con i nuovi compagni al Delfino Cafè. Nel pomeriggio si è allenato da solo (la squadra in questa settimana fa solo sedute mattutine, ndc), poi il passaggio in sede per la firma sul contratto semestrale (con rinnovo automatico in caso di salvezza) e la prima conferenza stampa. Nel corso della quale – era inevitabile – ha provato a spiegare come mai, dopo il gran rifiuto della scorsa estate, ora è qui, mentre poteva conquistare una tranquilla salvezza con l’Empoli che ha quasi il doppio dei punti. «Veramente non so spiegarmelo neanch’io – l’ammissione di Gila – forse perché sono un giocatore che vive di sensazioni e dopo la faticosa salvezza con il Palermo avvertivo il bisogno di stare vicino alla mia famiglia, a Firenze. Quindi diciamo pure che ho detto no al Pescara per motivi familiari, ma poi nella vita i matrimoni (quello con l’Empoli, ndc) non vanno sempre a buon fine e non è stata colpa di nessuno. Se sono arrivato in biancazzurro grazie a Oddo? Non so, forse lo avrei fatto anche senza Massimo, certo che la sua presenza ha reso tutto più semplice». Paradossalmente sarà lui a complicare la vita al suo amico-allenatore, infatti proprio ora che Oddo aveva deciso di optare per il modulo 3-5-2, Alberto confessa che preferirebbe il vecchio 4-3-2-1. «Nella mia carriera ho giocato con tutti i moduli, quindi mi adatto ovunque, tuttavia agire da unica punta, cioè avere tutto il reparto offensivo a disposizione, favorisce sicuramente le mie caratteristiche». Un bel dilemma, ma ci sarà tutta la settimana per pensarci. Il 2017 del Pescara non è ancora iniziato, succederà domenica prossima a Napoli dove Gilardino avrebbe tanta voglia di esserci. «Le decisioni le prende il mister, però se mi chiedete se sono pronto vi dico di sì. Con l’Empoli avrò pure giocato poco, ma in cinque mesi e mezzo ho saltato solo due allenamenti. Sono integro e motivatissimo. Conosciamo tutti la nostra situazione, ma adesso la classifica è meglio non guardarla. Vivremo alla giornata. Serve un grande girone di ritorno, la squadra ha le potenzialità per disputarlo e anche in quello di andata ha mostrato delle qualità, la seguivo sempre proprio perché mi piaceva come giocava. Io posso fare la differenza, però ho bisogno dell’appoggio di tutti i compagni». Gilardino non nasconde di inseguire i 200 gol in serie A (ora è a 193 + 1 in uno spareggio salvezza), «vero, ma se dovessi scegliere preferirei la salvezza del Pescara». Che non potrebbe mai arrivare senza i suoi gol, quindi gli obiettivi coincidono!”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.