Corriere dello Sport, ex rosa: “Paura per Di Chiara, battiti cardiaci irregolari al termine dell’allenamento di mercoledì” – i dettagli

“Un’altra giornata da incubo per la Strega. Altro che Santa Inquisizione. L’ultima maledizione in ordine di tempo ha colpito il palermitano Gianluca Di Chiara, esterno mancino della squadra di Marco Baroni. È da poco terminata la seduta del mercoledì pomeriggio, il giocatore s’è allenato regolarmente coi compagni, ma all’uscita avverte qualche problema, un lieve malore, battiti cardiaci che sembrano irregolari. Una corsa in ospedale per rassicurarsi. Pare che lì gli consiglino il ricovero, ma lui rifiuta. Salvo poi tornarci ieri mattina per una nuova visita ambulatoriale. Qualcosa deve allarmare i medici del nosocomio beneventano e così il ragazzo di Palermo viene accompagnato subito a Roma. La visita questa volta avviene da parte dei sanitari dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport dell’Acqua Acetosa a Roma. Un centro del Coni all’avanguardia per scoprire se nel giocatore giallorosso c’è qualcosa che non va. Le visite vanno bene, per un’ulteriore indagine i medici dell’Istituto applicano al giocatore un Holter Ecg che terrà per 24 ore. L’Ecg dinamico serve a monitorare l’attività elettrica del cuore durante un intervallo di tempo più o meno lungo, in genere 24-48 ore. A tranquillizzare tutti ci pensa Marco Baroni in conferenza stampa: «Di Chiara è andato a Roma per semplici accertamenti, la situazione è assolutamente tranquilla. Gli ho parlato al telefono e domani (oggi per chi legge) sarà nuovamente a disposizione della squadra». Uno spavento e nient’altro in una stagione che sembra voler riservare alla squadra giallorossa più preoccupazioni che gioie. D’altro canto le voci della città e quelle dei social avevano allarmato non poco il pianeta giallorosso. Si sa com’è Facebook, basta ipotizzare una piccola patologia e dopo una decina di “post” si arriva ad una malattia grave. Il popolo della rete è così, non sempre riesce a fare un buon servizio. Per fortuna il giocatore giallorosso
non ha nulla di serio e il malore di mercoledì sera sarà presto dimenticato.

SORTE BEFFARDA. È evidente che la disavventura del mancino palermitano faccia tornare alla mente l’altra difficile storia vissuta dalla squadra giallorossa appena un mese fa, quella accaduta a Fabio Lucioni, il capitano della squadra di Baroni. Due storie diverse, ma che fanno rabbrividire per la gravità e la tempistica. Difficile che una squadra di calcio debba sopportarne di più nell’arco di una stagione. Non si può dire che l’avventura del Benevento in serie A sia stata finora baciata dalla buona sorte: infortuni in serie, D’Alessandro, Costa, Antei, Ciciretti, Parigini, la storiaccia dell’accusa di doping al capitano Lucioni ed ora questa disavventura per il mancino palermitano. Senza contare che la squadra non riesce ancora a staccarsi dal fondo della classifica e da quello zero che inizia ad essere assolutamente imbarazzante. Lo dicevano tutti che almeno in avvio la strega avrebbe pagato pegno per questa suo improvviso benessere, ma nessuno aveva presagito che l’avrebbero mandata subito al rogo”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.