Corriere dello Sport: “Eurocalendari, ecco il sì. Leghe d’accordo sulle date: prima i tornei, poi le coppe. Taglio degli stipendi: ok Fifa”

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sul nuovo calendario del calcio. La Fifa accelera per dare una mano al calcio in difficoltà. E’ allo studio una norma che allunghi i contratti in scadenza al 30 giugno fino alla disputa dell’ultima gara del 2019-20 senza aumentare gli emolumenti. Su questo tema l’Eca, l’associazioni delle principali società europee, e la Fifpro, il sindacato dei calciatori, non sono d’accordo perché i giocatori vorrebbero un prolungamento di default e alle stesse cifre, mentre i proprietari puntano a trattare singolarmente. Sullo sfondo resta inoltre il tema dei tagli sul quale la Fifa vuole intervenire con un’indicazione forte sulla decurtazione dei mesi senza calcio giocato e allenamenti. Le Leghe stanno analizzando vari scenari, ma li hanno spostati più in là nel tempo rispetto all’ipotesi di inizio-metà maggio della scorsa settimana. Le soluzioni sono due: varare un calendario come l’attuale, ovvero con impegni alternati di campionato (week end) e coppe europee (infrasettimanali), oppure la formula che vi abbiamo spiegato due giorni fa ovvero concentrare i tornei nazionali da inizio giugno a metà luglio per poi disputare le coppe europee senza tagli di incontri. La finale di Champions sarebbe la settimana dopo ferragosto; poi, dopo 7-10 giorni di pausa, riprenderebbe la nuova annata (il 12 settembre via ai campionati) da concludere l’1 giugno 2021. E’ chiaro però che se il virus non permetterà di giocare neppure a inizio giugno non si potrà attendere all’infinito (come prevedono alcuni club di A…): andare troppo in là rischierebbe di stra per le nazionali prevista dall’1 al 9 giugno prossimi e ne sarà creata una (più lunga come numero di giorni disponibili) per i ct: sarà quella di ottobre. Rispetto alle classiche finestre da 9 giorni, nella nuova extra large vi verranno concentrati 3-4 incontri per Nazionale con meno tempo per allenarsi e più match ufficiali. Il calcio al tempo del Coronavirus è anche questo.