Corriere dello Sport: “Emergenza Coronavirus, l’esempio di Dybala «Restiamo a casa, chi ha 20 anni non deve essere egoista. Grazie a chi sta lottando»”

L’emergenza Coronavirus ha bloccato tutto il mondo del pallone, così i calciatori ingannano il tempo durante la sosta con le dirette su Instagram. Questo è il caso dell’ex talento del Palermo, Paulo Dybala, che ha voluto dire la sua sul Coronavirus tramite una diretta sul suo profilo Instagram, l’edizione odierna del “Corriere dello Sport” evidenzia le sue parole. «Tutti uniti lottiamo per sconfiggere il coronavirus!. «Sono in un Paese che sta soffrendo molto e credo sia molto importante che anche in Argentina si siano presi provvedimenti per stare tutti a casa. Voglio condividere quello che stiamo passando in Italia, affinché non si ripeta anche da voi. Qui siamo in una fase più avanzata rispetto a voi, per questo il consiglio che vi posso dare è di restare a casa. C’è tanta gente che non si rende conto di ciò che succede qui». Non soltanto
in Sudamerica, purtroppo. Così il numero 10 juventino si rivolge in particolare ai più giovani: «Gli ospedali rischiano il collasso per i troppi contagi, è questo il problema. Ai giovani dico che dobbiamo aiutare coloro che lavorano per salvarci la vita. Anche se abbiamo venti anni non dobbiamo essere egoisti verso il prossimo: anche noi possiamo rimanere contagiati e contagiare altre persone. Restare in casa è il modo giusto per combattere il virus». Dybala conferma di stare bene: «E’ una notizia falsa che sono risultato positivo. Ora ho fatto il tampone, nei prossimi giorni sapremo i risultati del test, speriamo sia negativo». E ribadisce un concetto: «Grazie a tutti i medici, gli infermieri, i volontari e tutte le persone che stanno aiutando chi sta male, anche rischiando la propria salute. Noi dobbiamo collaborare stando in casa, è la cosa più facile che possiamo fare. Siamo tutti un’unica squadra per lottare insieme per l’Italia, non ci sono divisioni di tifo o di politica. Per questo voglio abbracciare chi ha perso qualche parente, qualche amico, sicuramente è un momento difficile. Tanta gente sta lavorando per trovare una cura, speriamo possa succedere presto per non avere più casa».
Sono giorni particolari, indubbiamente. L’ultima istantanea di Paulo è la corsa piena di gioia per festeggiare il capolavoro contro l’Inter, nell’ultima partita giocata prima dello stop, la sfida scudetto con i nerazzurri disputata già in un clima surreale, all’alba dell’esplosione dell’emergenza. «Ci manca il calcio, ci mancano gli allenamenti, ci manca giocare. Siamo chiusi in casa da più di una settimana, non siamo mai usciti, ma è giusto rispettare tutte le decisioni prese dalle autorità». La routine quotidiana è fatta di «allenamento a casa, poi con Oriana cuciniamo, giochiamo a carte; lei mi sta anche insegnando a suonare il piano». Nella speranza che la situazione possa presto migliorare e che si possa tornare alla normalità. Ad allenarsi con i compagni e giocare le partite. L’orizzonte, naturalmente, non è ancora definito; a dettare l’agenda è il virus.