Corriere dello Sport: “Diritti TV, si cambia. Ecco la nuova suddivisione in serie A”

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” riporta delle modifiche attuate nel campo dei diritti televisivi per la visione del campionato di serie A: “Ci siamo. La riforma della legge Melandri sui diritti tv voluta dal ministro Lotti entrerà nel Def (Documento Economia e Finanza del governo) già nella prossima settimana. Una svolta attesa e necessaria per il nostro calcio, che ha bisogno di spingere sull’acceleratore per modernizzarsi e offrire un prodotto più avvincente e spettacolare. Va perciò riequilibrato il differenziale, oggi enorme, che esiste tra squadre da zona Champions e tutte le altre. Lotti s’è impegnato esplicitamente a prendere questo indirizzo. Che significa dare
risorse maggiori ai club medio-piccoli. Ne consegue che la percentuale comune dovrebbe aumentare dal 40% di adesso al 50%. Sull’esempio di Premier e Liga. Anche il criterio con cui va calcolato il merito sportivo va rivisto. Ha ancora senso far pesare la storia lontana piuttosto che quella recente? Un indicatore più utile dovrebbe essere l’ultimo campionato, che ora vale appena il 5%. Non solo: il bacino d’utenza e il numero dei tifosi appartenenti a ciascuna squadra sono attualmente definiti in modo anacronistico, quando gli ingressi allo stadio e i dati delle pay tv permettono di calcolare in modo più preciso il peso di un club. La strada del riequilibrio intrapresa da Lotti è obbligata. L’obiettivo è dare un valore maggiore alla serie A affi dandosi a criteri più reali e oggettivi. Il che è indispensabile se il calcio italiano vuole tornare ad essere appetibile come in passato. Premier e Liga oggi valgono di più. E’ proprio partendo da questo dato che va considerato positivamente la vendita dei diritti all’estero, arrivata alla cifra di 371 milioni con un aumento del 95%. Di questi tempi non è poco. Gli incrementi dei ricavi vanno però investiti bene. Innanzitutto rinnovando gli stadi: è una priorità. Lotti riformando la legge sui diritti tv ha mantenuto l’impegno preso. Risultato non facile che arriva dopo i mondiali di sci a Cortina, la Ryder Cup a Roma e i fondi per gli impianti in periferia. Il calcio faccia ora la propria parte, riformando se stesso. a cominciare dalla Lega di A, ancora commissariata“.