Corriere dello Sport: “Allarme Pescara: squadra costretta a vivere sotto scorta”

“È ormai quasi muro contro muro fra il Pescara e i suoi tifosi. La pesante contestazione subita dalla squadra lunedì sera, in occasione della cena di Natale, ha certificato la rottura fra i biancazzurri e un ambiente avvelenato da una crisi di risultati senza precedenti e che vede la formazione abruzzese, unica squadra nei tornei del vecchio Continente, ancora alla ricerca della prima vittoria sul campo. Ieri allenamento blindato al Poggio degli Ulivi dove Massimo Oddo  e i suoi ragazzi hanno svolto una robusta seduta sono l’occhio vigile, ma discreto, delle forze dell’ordine. Quello attuale è senza ombra di dubbio il momento più difficile della storia calcistica recente in riva all’Adriatico. E non solo per numeri, a dir poco impietosi, con 8 punti in sedici gare. Dopo aver dovuto mandare giù tanti bocconi amari per i risultati che non arrivavano, è così esplosa una contestazione che evidentemente covava da tempo. CICLONE. Nell’occhio del ciclone sono finiti un po’ tutti: dall’allenatore Massimo Oddo ai giocatori per passare alla dirigenza colpevole agli occhi dei tifosi, di non aver rinforzato la squadra, e sostituito adeguatamente i vari Lapadula, Torreira e Mandragora. Fra i più bersagliati i cosiddetti senatori dell’undici abruzzese. Quei giocatori che avrebbero dovuto far fare un salto di qualità e che invece, per un motivo o un altro, non stanno riuscendo a dare quel contributo che in molti si sarebbero aspettati. La delusione in città si era già manifestata, anche se non in modo rumoroso, dopo il pesante 4-0 subito all’Adriatico con l’Empoli. La battuta d’arresto di Crotone, nel secondo scontro diretto della stagione non ha fatto poi altro che aumentare la delusione di una tifoseria che in estate aveva sognato di assistere ad uno spettacolo sicuramente diverso. La cena di Natale, che più di una festa non era altro che uno scambio di auguri con sponsor, familiari dei giocatori e autorità, è stata la classica goccia a fare traboccare un vaso già colmo di rabbia. AFFRONTO. La conviviale di lunedì sera al Porto Turistico è stata scambiata evidentemente dalla piazza come un affronto da non poter mandare giù. Un clima avvelenato, quello che si respira negli ambienti sportivi, alla vigilia della gara di domenica prossima all’Adriatico con il Bologna. Una gara che mai come questa volta assumerà un valore doppio. Da una parte sarà fondamentale per cercare di acciuffare da una parte la tanto attesa vittoria e dare una risposta finalmente importante al torneo, dall’altra per a provare a ricucire la ferita aperta lunedì sera. Difficile al momento prendere quale sarà l’accoglienza dell’Adriatico a Memushaj e compagni. Ma è probabile che alla fine prevarrà l’incitamento per la squadra durante gli interi novanta minuti. Certo che la scena di ieri pomeriggio, con agenti di polizia in borghese, è una segnale da non sottovalutare. Urge un drastico cambio di rotta, in tutti i sensi”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.