Corriere dello Sport: “Al mercato del gol, Juve regina tra le big. Crotone e Palermo…”

Nuove maglie, nuovi sogni, nuove reti. Gli equilibri della Serie A sono costantemente ridefiniti, in funzione dei rispettivi obiettivi, dalle mosse giuste (o sbagliate) durante il mercato estivo. Ma c’è un mercato nel mercato i cui effetti positivi sono più facilmente misurabili: è quello dei gol. Non si limita ai soli specialisti, i bomber, ma a tutti i giocatori, anche difensori e centrocampisti, capaci di dare un contributo con il gesto fondamentale: buttarla dentro e trasformare quell’acuto in punti, nel maggior numero di punti possibile. Nelle prime dodici giornate di campionato in Serie A sono stati realizzati 326 gol. Ben 99, con un’incidenza del 30,3%, arrivano proprio dal mercato del gol. Li hanno realizzati i nuovi acquisti in senso stretto, i giocatori che erano altrove e hanno scelto di iniziare una nuova avventura, ma pure l’esercito di calciatori, specie giovani, che l’anno scorso erano in prestito in altre squadre,
magari addirittura in Serie B. Sono pur sempre dei nuovi ingaggi agli occhi degli allenatori e poi non è mai scontato che un talento rientri alla base per restare. Dal punto di vista dei club, è anche quella una scelta strategica da non fallire: chi riportare in squadra e chi lasciare ancora in giro a farsi le ossa.

TESTACODA. Abbiamo allora messo in relazione i gol dei nuovi giocatori, nel senso più ampio del termine, con quelli messi a segno dalle rispettive squadre: ne emergono risultati anche sorprendenti. In senso assoluto, la squadra che ha tratto più beneficio dal mercato sarebbe il Crotone, 8 gol su 10 firmati dai giocatori che in estate il ds Ursino ha messo a disposizione del tecnico Davide Nicola. Un’incidenza dell’80%, il calcolo è semplice semplice. In realtà i dati vanno anche interpretati e “ripuliti” da distorsioni inevitabili. Nel caso del Crotone, una percentuale così elevata è spiegabile facilmente tirando in ballo due fattori: i pochi gol segnati e l’elevato turn over della rosa calabrese, fisiologico per una neopromossa. Il discorso dei pochi gol complessivi realizzati va esteso anche a Palermo, Pescara e Empoli, tutte squadre che non sono riuscite a superare quota 10 reti in 12 giornate. A sostegno del Pescara di Oddo c’è comunque il conforto di aver avuto già 3 nuovi acquisti (Manaj, Bahebeck e Aquilani) finiti sul tabellino dei marcatori.

BOLOGNA E ATALANTA. Escludendo le quattro squadre con 10 gol o meno all’attivo, il primato spetta al Bologna, che ha trovato sul mercato il 54,6% delle reti finora realizzate dalla squadra di Donadoni: ci sono il gol siglato da Helander e quello firmato da Di Francesco nel conto, ma a incidere sono essenzialmente le quattro reti di Verdi, uno che “pesa” il 36,4% nell’economia dell’attacco rossoblù, persino più di Higuain. Un peccato davvero il suo infortunio. Segue quindi la sorprendente Atalanta di Gasperini: 9 gol da nuovi giocatori pari al 47,4%. Tutti a Bergamo aspettavano Paloschi, è invece esploso Petagna, classe 1995, che il club nerazzurro aveva pescato lo scorso anno ad Ascoli e lo aveva lasciato maturare in B.

JUVE E DINTORNI. Tra le big (come sbagliarsi?) comanda invece la Juve. La squadra di Allegri, con 25 reti realizzate, vanta il terzo miglior attacco del torneo alle spalle di Roma e Torino. Ben 11 gol portano la firma dei colpi estivi. E che colpi… Higuain vale il 28% delle reti segnate in campionato, Pjanic con le sue magie su punizione incide per un 12%, mentre l’unico acuto di Dani Alves vale un 4%. Tutti e tre insieme fanno una quota pari al 44% delle reti complessive. Leggermente superiore al 43,4% ottenuto dalla Lazio mettendo insieme le reti di Immobile (39,1%) e Lombardi. Ecco, Lombardi è uno dei tanti giovani rientrati alla base per restare e conquistarsi subito uno spazio importante. Restando alle big, il Napoli è al 23,8%, il Milan al 21,1%.

DALL’INTER ALLA ROMA. In questa classifica le peggiori performance tra le big (e in assoluto) sono quelle di Inter, Fiorentina e Roma. Attenzione, però, perché il significato è assai diverso. Partiamo proprio dall’eccezione rappresentata dai giallorossi di Spalletti: tra i nuovi è andato a segno il solo Paredes, un gol che si perde nel mare dei 29 complessivi confezionati dal miglior attacco del torneo. Alla Roma continuano a segnare gli stessi protagonisti di un anno fa, con un Dzeko che ora esulta con più continuità: insomma, non arrivano i gol dei nuovi perché chi deve segnare in casa Roma era già con Spalletti l’anno scorso. L’Inter è al 14,2% e questo dato conferma la fortissima dipendenza della squadra nerazzurra dalla vena realizzativa di Icardi. Una rete a testa in campionato per Banega e Joao Mario, tutto qui. E dire che in estate il turn over è stato bello massiccio… La Fiorentina, come la Roma, ha un solo gol arrivato dal mercato, quello di Sanchez. In coda, l’unica squadra senza reti firmate da volti nuovi: è il Chievo“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.