Coronavirus, Sicilia: pochi tamponi, si valuta l’autocertificazione per chi è rientrato dal Nord e ha fatto la quarantena

Secondo quanto evidenzia il “Giornale di Sicilia”, pochi kit per l’analisi dei tamponi da effettuare sui siciliani rientrati dal Nord a cui si potrebbe ovviare con un semplice modulo di autocertificazione. È questa l’opzione proposta dal Comitato Tecnico- Scientifico siciliano istituito per l’emergenza Coronavirus secondo il quale: “Sussistono sufficienti evidenze scientifiche che supportano il dato osservazionale che l’isolamento per più di 14 giorni di un soggetto in quarantena che non abbia mostrato la comparsa di alcun sintomo respiratorio, ed, in generale, che goda ed abbia goduto di buona salute durante tutto il periodo della quarantena/isolamento, è indicativo con elevate probabilità logiche e scientifiche, di assenza di infezione. In questo caso potrebbe dichiararsi concluso il periodo di quarantena”. La proposta, ancora in corso di valutazione dal parte del governo Musumeci, permetterebbe dunque di compilare un modulo che certifichi il buono stato di salute del soggetto, in assenza di sintomi di Coronavirus, trascorsi gli obbligatori 14 giorni di quarantena e dopo un controllo da parte del medico di medicina generale o del medico di guardia medica che ne attesti le condizioni fisiche ma anche le motivazioni per cui l’interessato abbia la necessità ad uscire di casa prima di sottoporsi a regolare tampone. Al contrario, sottolinea il Comitato, nel caso in cui, durante il periodo di quarantena/isolamento il soggetto abbia manifestato anche soltanto qualche sintomo che possa indicare la presenza di un’infezione non potrà essere autorizzata la compilazione del modulo senza l’effettuazione del tampone o senza che la quarantena venga prolungata per altri 14 giorni dalla comparsa dei primi sintomi.