Coronavirus: no al distanziamento fra congiunti in Chiesa. Tornano cori e cantori

Si possono reintrodurre cori e cantori nelle celebrazioni liturgiche, cade anche l’obbligo del distanziamento interpersonale per “i componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi/congiunti, parenti con stabile frequentazione, persone legate non da vincolo di parentela, di affinità o di coniugio, che condividono abitualmente gli stessi luoghi e/o svolgono vita sociale in comune”. Secondo quanto riportato da “Repubblica.it”, questa sarebbe la risposta del Viminale ai quesiti posti dalla Cei riguardo all'”urgenza di ritornare all’esercizio della prassi pastorale.

La Conferenza Episcopale Italiana aveva chiesto al ministero dell’Interno, con una nota del 29 giugno scorso, chiarimenti in particolare su tre questioni. La prima riproponeva la “richiesta di superare il limite del numero di 200 partecipanti alle celebrazioni che si svolgono nelle chiese”, per gli “edifici religiosi di ampie dimensioni, dove il rispetto per il distanziamento personale – oltre che per tutte le altre misure di carattere sanitario – è comunque assicurato senza difficoltà”.