Coronavirus Messina: dal 25 aprile si allinea all’Italia. Fine del coprifuoco, ecco chi apre

Con l’ordinanza sindacale firmata oggi De Luca ha disposto nuovi provvedimenti eliminando alcune restrizioni, prima fra tutte il coprifuoco. Dal 25 infatti varrà anche per Messina quel che è stato stabilito dal DPCM di Conte entrato in vigore il 14, nonché quanto disposto dal governatore Musumeci.  Come riporta “tempostretto.it”, sono pertanto consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e, in ogni caso, è fatto divieto di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Resta il divieto di ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale comprese le seconde case utilizzate per vacanza. Sono consentiti gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé. Gli spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario (esclusione dello spostamento nel caso di persone in quarantena, positive, immunodepresse), nonché secondo le modalità previste dal Tribunale con i provvedimenti di separazione o divorzio o secondo quanto concordato tra i genitori. Sì alla cura dell’orto e del giardino. Sono infatti consentite l’attività non imprenditoriale finalizzata a sopperire alle esigenze alimentari ed ai lavori di manutenzione per la prevenzione degli incendi e l’attività non imprenditoriale necessaria per la conduzione di terreni agricoli e per la cura degli animali. L’uscita nell’ambito del medesimo Comune o verso un Comune diverso da quello in cui attualmente si trova l’interessato, è consentita una sola volta al giorno e ad un solo componente del nucleo familiare. È, altresì, autorizzata l’attività di manutenzione di aree verdi e naturali, pubbliche e private. Tutte le superiori attività sono consentite solo nei giorni feriali. E’ fatto divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus; è fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multi morbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità. E’ vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico e l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici; non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto. E’ consentito svolgere individualmente attività motoria, nei limiti e secondo le precisazioni di cui alla Circolare del Ministro dell’Interno che esclude l’assimilazione dell’attività motoria all’attività sportiva generalmente intesa – in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona. I familiari di soggetti diversamente abili siano autorizzati ad accompagnare i loro cari in “passeggiate terapeutiche” nel rispetto delle misure previste dai sopra richiamati DPCM, in quanto nella fattispecie in questione si configura la possibilità di circolazione per “situazioni di necessità”. Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati; altresì le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, all’interno degli impianti sportivi di ogni tipo; le manifestazioni organizzate, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura. L’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri. Anche a Messina dal 24 a mezzanotte oltre agli esercizi di generi alimentari potranno essere aperti anche gli altri esercizi in deroga come da DPCM nazionale, finora non recepito. Tra questi ad esempio i negozi di computer, elettronica, elettrodomestici. E ancora ferramenta, lavanderie, tintorie, negozi di vernici, profumerie (rimaste escluse dalle aperture del 5), cartolerie, librerie, negozi di abbigliamento per bambini. I giorni e gli orari di apertura delle sono regolati dalle rispettive licenze secondo le tipologie commerciali e le disposizioni vigenti in tema di apertura nei giorni feriali e festivi. Ancora sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto. Restano sospese le attività inerenti servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti). Tutti gli esercizi commerciali dovranno rispettare quanto previsto sia in materia di misure di sicurezza che in materia di sanificazione e contingentamento dei clienti.le mani al momento dell’accesso. Cade quindi il coprifuoco che era previsto alle 18 per gli esercizi commerciali. Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agroalimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi; è ammessa la vendita al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti anche mediante l’apertura dei punti di vendita specializzati in tali prodotti. E’ ammesso il servizio di consegna a domicilio sia dei generi alimentari, che deve essere esercitato nel rispetto delle condizioni igienico sanitarie previste dalla normativa vigente tanto per il confezionamento che per il trasporto, che degli altri prodotti non alimentari. Tranne quindi le attività previste dal Decreto Conte, restano fino al 4 maggio i divieti. Restano quindi chiusi, ad esempio bar, pub, ristoranti, pizzerie, barbieri, parrucchieri, estetisti. In attesa che nei prossimi giorni il governo annunci in che modo e con quali articolazioni si procederà dal 4 maggio alla Fase 2 delle riaperture.