Coronavirus Italia, il sindaco di Napoli: “A breve ci saranno misure peggiori”

‘A breve andremo a misure peggiori perché poco o nulla è stato fatto sulla sanità”. Lo ha affermato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, parlando a Radio24, e dicendosi ”contrario” rispetto ad alcune misure adottate per contenere l’ondata di covid.

“‘Sono contrario ad alcune misure adottate come, ad esempio, chiudere teatri e cinema perché lì bastava ridurre la presenza e si garantiva tranquillamente il diritto alla cultura, senza la quale il Paese non avanza, e si tutelava al massimo la salute ma – ha proseguito – è un discorso che può valere anche per i bar e i ristoranti e noi a Napoli lo abbiamo dimostrato questa estate dove abbiamo diffuso le persone sul territorio, non ridotto gli orari, lavorando nel rispetto di tutte le norme di distanziamento così da tutelare la salute e non mortificare gli altri diritti e ad agosto eravamo a contagio zero in città”.


”Nonostante De Luca mi offenda, se mi dovesse chiamare io vado in Regione perché io sono uomo del dialogo ma forse per dialogare dovrei occupare il suo ufficio e non lo faccio”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a Radio24, rispetto al rapporto con la Regione Campania.

Un tema sul quale secondo de Magistris la domanda va posta a De Luca. ”Chiedete a De Luca – ha detto – io non so se è un fatto psicologico, psichiatrico, politico, personale ma è grave e per questo ho addirittura rivolto un appello al Governo perché la situazione in Campania è fuori controllo da un punto di vista sanitario e rischia di esasperarsi sul piano sociale, economico e del lavoro.

Il Governo – ha concluso de Magistris – faccia un tavolo con la Regione e la città e iniziamo a discutere di un piano straordinario del lavoro, di risorse perché insieme si è molto più forti ma mi sembra che di là c’è uno che non vuole sentire”.