Coronavirus, Iss: “Picco dei contagi superato il 13 marzo”

Secondo quanto riporta l’ultimo report del’ISS, sarebbe il 13 marzo la data in cui il contagio da coronavirus avrebbe raggiunto il suo picco massimo, arrivato qualche giorno dopo il lockdown stabilito dal governo. Altro segno, secondo gli esperti, di come le misure restrittive attuate abbiano portato in questi mesi a un’inversione di tendenza.

Per molto tempo ci si è chiesti quando l’epidemia dei contagi da coronavirus avrebbe raggiunto il suo picco, ed ecco arrivare dopo due mesi e mezzo una risposta dall’ISS e una data precisa: 13 marzo. “I primi casi sintomatici risalgano alla fine di gennaio – segnalano dall’Iss – con un andamento in crescita del numero di casi fino al 13 marzo 2020. Il fatto che il picco dei casi per data di inizio sintomi sia stato raggiunto qualche giorno dopo l’adozione delle misure di restrizione nazionali (“lockdown”) conferma che tali misure hanno avuto un impatto nell’invertire l’andamento delle infezioni”.

I ricercatori dell‘Istituto Superiore di Sanità spiegano poi il calcolo delle diagnosi avvenute sempre minimo 4 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi che quindi avrebbero scombussolato i numeri giornalieri: “Il tempo mediano trascorso tra la data di insorgenza dei primi sintomi e la data di diagnosi – rileva infatti l’Iss – è di 4 giorni per il periodo 20 al 29 febbraio (calcolato su 1.435 casi), di 5 giorni per il periodo 1-20 marzo (47.899 casi), di 6 giorni dal 21 marzo al 9 aprile (70.976 casi), di 5 giorni dal 10 al 19 aprile (19.649 casi), di 6 giorni dal 20 aprile al 9 maggio (21.527 casi) ed infine di 5 giorni dal 10 al 14 maggio (2.775 casi)“.