Coronavirus: caos tamponi per chi rientra dall’estero. Regione e Sea valutano ipotesi di test vicino agli aeroporti lombardi

Dopo la decisione di Roma di rendere obbligatorio il tampone al rientro da Grecia, Spagna, Malta e Croazia, è scoppiato il caos tra i lombardi che in questi giorni stanno tornando dalle vacanze e, adesso, devono sottoporsi al tampone. Si tratta di almeno cinquemila persone ogni 24 ore in questi giorni, tra Malpensa, Orio al Serio e Linate. Ed è per questo motivo che la direzione generale del Welfare in Lombardia sta lavorando, in contatto con il Ministero della Salute e la Sea che gestisce gli aeroporti milanesi, perché si arrivi ad allestire in prossimità degli scali di Linate e Malpensa delle postazioni, coinvolgendo anche strutture ospedaliere, per l’esecuzione dei tamponi per coloro che rientrano da Grecia, Spagna, Croazia e Malta. Al momento, infatti, non ci sono controlli di questo tipo nei due aeroporti, mentre chi arriva ad Orio al Serio tra le possibilità ha quella di recarsi nel vicino ospedale di Seriate (Bergamo) dove i test vengono eseguiti senza prenotazioni.
In Lombardia, in base a quanto disposto dalla Regione il 14 agosto, per chi rientra da Grecia, Spagna, Malta e Grecia non è obbligatorio l’isolamento, nell’attesa di fare il tampone, ma è raccomandata prudenza e utilizzo costante della mascherina. Una scelta dettata dal fatto “che la situazione dei contagi in Lombardia è tutt’ora sotto controllo e in considerazione dell’imminente inizio delle attività lavorative per chi rientra dalle vacanze”, hanno spiegato l’assessore al Welfare Giulio Gallera e il governatore Attilio Fontana.