Corini: «Promozione Palermo incredibile. Baldini si è ripreso ciò che gli era stato tolto tanti anni fa»

Intervistato da “Gds.it” l’ex rosanero Eugenio Corini ha parlato del Palermo di oggi, ma non solo, con uno sguardo anche al passato.

Ecco un estratto:

«A volte il calcio nel tempo ti ridà tante cose che magari non sei riuscito a prendere. Lavorammo insieme nell’anno della promozione e fu esonerato, tanti anni dopo ha fatto un lavoro spettacolare riprendendosi quello che tanti anni fa non era riuscito ad ottenere. È stata una promozione incredibile. Ho seguito soprattutto le partite dei playoff, ma da marzo e aprile la squadra ha raggiunto una condizione fisica e mentale pazzesca, arrivando ai playoff molto bene, ha trovato un’identità. Ha superato avversari forti, arrivando in fondo con grande merito e con il supporto straordinario del pubblico. Rivedere il Barbera pieno è stata la cosa più bella in assoluto. Complimenti ai giocatori, ai tifosi e a tutta la società per avere raggiunto una categoria importante come la Serie B. Mio rapporto con Baldini? È stato un rapporto molto importante, abbiamo lavorato bene insieme e mi è dispiaciuto molto quando fu esonerato per delle problematiche legate al rapporto con il presidente Zamparini. Sono contento per lui che ha raggiunto questo traguardo. Il Palermo ha avuto qualche problema nella stagione regolare e nessuno si aspettava che potesse raggiungere la promozione già quest’anno. Sono felice per lui perché lo meritava, ma in generale per tutta Palermo. Mia esperienza da allenatore del Palermo? Sono arrivato con tanto entusiasmo, ma ho presentato le dimissioni due mesi dopo perché per me non c’erano le condizioni per provare a salvare tutti insieme la squadra. Proprio perché tengo tantissimo al Palermo, ho preferito lasciare, non me la sentivo di proseguire il mio lavoro. L’esperienza è stata travolgente ed entusiasmante, non posso mai dimenticare come la gente ha spinto in quelle partite. Ricordo la prima in casa con il Chievo, lo stadio era pieno. E poi la gente che ci ha aspettato la notte quando tornavamo da Genova. Una partita che sembrava indirizzata male e che noi siamo riusciti a vincere (da 3-1 per il Genoa a 3-4, ndr). Con quell’entusiasmo volevo provare a salvare la squadra ma non ritenendo ci fossero le condizioni ho preferito lasciare».

».