Como-Palermo 3-3. I “Top e flop” del match

Succede di tutto alle sponde del Lago di Como. I rosanero, guidati da Corini, pareggiano 3-3 in casa, appunto, del Como al termine di una gara in cui mostrano la propria forza e tutte le proprie debolezze. Il tecnico di Bagnolo Mella potrà trarre tante conclusioni da questo match ma soprattutto potrà anche tener conto di tante sorprese, una su tutte la prestazione sontuosa di Graves, per poter ampliare i margini di scelta nelle rotazioni dei rosanero. Il Palermo inizia la gara in maniera assolutamente importante, incalza completamente il Como e le strategie di Fabregas riuscendo anche al minuto 16‘ a passare in vantaggio al termine di un’ottima azione corale finalizzata da Di Francesco. Al rientro dagli spogliatoi succede letteralmente di tutto. Il Como pareggia e la ribalta dopo pochi minuti, prima che il solito Segre rimetta le cose ancora in gioco con il gol del 2-2. Proprio Simon Graves di testa riesce a sfruttare un ottimo calcio di punizione battuto da Stulac portando nuovamente in vantaggio i rosanero. A rovinare tutto è però un’ingenuità gravissima di Marconi che sferra un punto ad un avversario in area di rigore, e permette al Como si siglare la rete del 3-3 di giocare i minuti finali in superiorità numerica. Ecco i “Top e Flop” di Como-Palermo targati ilovepalermocalcio.com.

TOP

GRAVES: il calciatore danese non solo sfrutta meravigliosamente l’occasione data da mister Corini, ma riesce anche a siglare la rete del momentaneo vantaggio rosanero con un colpo di testa in anticipo sui difensori avversari. Corini, potrebbe così, aver trovato l’uomo giusto a cui affidare la fascia destra del reparto difensivo. Con questa prestazione, Graves, conferma l’ottima gara disputata nello scorso turno contro il Pisa e adesso il titolarissimo Mateju dovrà fare i conti con un nuovo “candidato” ad una maglia da titolare.

SEGRE: il centrocampista rosanero non è più una sorpresa. Corre, lotta, si sacrifica e attacca. E’ onnipresente e sempre pronto a dare il proprio contributo. Di rilevante importanza non solo è l’incredibile capacità e facilità del centrocampista ad andare in gol, ma soprattutto la “pesantezza” delle sue reti. Senza alcun dubbio, Jacopo, è attualmente uno degli inamovibili dello scacchiere di Corini.

DI FRANCESCO: è il suo mancino angolato alla sinistra di un incolpevole Semper a portare avanti i rosanero. Da un calciatore con le sue qualità le aspettative non possono che essere sempre molto elevate. Senza dubbio Di Francesco non è stato uno dei più incisivi e brillanti, da inizio stagione, nel reparto offensivo rosanero, oggi però non solo porta in vantaggio i suoi ma riesce anche a mettere quasi sempre in difficoltà il reparto difensivo dei padroni di casa. Dialoga bene con Brunori e Lund e confeziona una prestazione oggettivamente importante.

FLOP

MARCONI: da un calciatore con la sua esperienza è assolutamente incomprensibile il “pugno” sferrato al calciatore avversario. Sicuramente Gabrielloni non fa molto per cercare di non cadere per terra, ma il gesto di Marconi è inutile e ingenuo soprattutto tenendo conto che il Palermo in quel momento godeva del vantaggio di una rete a pochi minuti dal termine. Difficile dimenticarsi anche del grave errore in fase di lettura nella rete realizzata di testa da Cutrone. Il centrale difensivo “partecipa” negativamente dimenticandosi totalmente del numero 10 che insacca alle spalle di Pigliacelli.

AURELIO: Corini decide di mandarlo in campo al posto di Lund, probabilmente sostituito per problemi fisici. Aurelio di certo non entra in campo in una partita semplicissima e purtroppo il suo ingresso è assolutamente negativo. I due gol di movimento del Como arrivano entrambi dal suo lato, ma soprattutto in occasione del secondo si lascia superare troppo facilmente da Curto. Spesso in ritardo e spinge poco nelle potenziali ripartenze dei suoi.

VASIC: la giovane promessa rosanero fin qui non è riuscito a esprimere tutto il suo potenziale. Sicuramente non ci si poteva aspettare una prestazione di grande livello, considerando il momento della gara in cui è subentrato e le poche presenze nelle ultime uscite della squadra, ma purtroppo il classe 2002 non riesce ad incidere e a contribuire positivamente né in fase difensiva e né in quella offensiva. Avrà senza dubbio modo di dimostrare tutto il proprio valore.