Commisso rincara la dose: «La rabbia c’è ancora. Non voglio essere trattato come lo scemo arrivato dall’America»

Intervenuto ai microfoni della “Rai”, Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, Rocco Commisso è tornato sulle polemiche che hanno caratterizzato il post partita di Juventus-Fiorentina. Ecco le sue parole: «Ho scambiato poche parole con Gravina. È stato gentile con noi. Poi parlerò più tardi. Non ho parlato con Nicchi. Non me la sono presa con un arbitro in particolare. Ho parlato per difendere i miei giocatori. Mi ha scocciato vedere tanti episodi contro la Fiorentina. Vogliamo essere rispettati e non vogliamo favori da nessuno. Firenze merita rispetto come gli altri. Ci sono stati episodi contro il Genoa, contro il Napoli, contro l’Inter, e poi contro la Juventus dove sono un po’ scoppiato: forse dovevo scoppiare prima. La rabbia c’è ancora perché nessuno si è scusato con noi. Non è solo un incidente. Se fosse stato così sarei stato zitto e invece va avanti da alcune partite. Hanno ammazzato i nostri giocatori e poi ci sono episodi incredibili. Se a Bentancur avessero dato simulazione sarebbe stato espulso. Chiediamo equità di trattamento. La Juventus ha enormi ricavi ma pagano esattamente quanto noi. Se diamo tutti gli stessi soldi alla Federazione dobbiamo essere tutti trattati ugualmente. Nedved non deve parlare con me. E’ stato irrispettoso. Non voglio nessun favore, non ne ho bisogno. Ma non voglio essere trattato come lo scemo arrivato dall’America».