Clamoroso, processo Catanzaro-Avellino: sparita una prova, adesso…

La vicenda relativa al processo Money Gate che ha visto Catanzaro e Avellino assolte si arricchisce di un clamoroso retroscena. La Procura Federale con il procuratore Giuseppe Pecoraro aveva chiesto la retrocessione delle due società nei rispettivi campionati e punti di penalizzazione per un presunto illecito sportivo. Nella giornata di martedì però il Tribunale Federale ha disposto “il proscioglimento di tutti i deferiti nell’ambito del procedimento relativo alla gara Catanzaro-Avellino disputata il 5 maggio 2013. Il Procuratore Federale aveva deferito i due club e sette tesserati delle due società per aver posto in essere atti diretti ad alterare il regolare svolgimento e il conseguente risultato finale del match valevole per la penultima giornata del Campionato di Lega Pro Girone ‘B’ della stagione sportiva 2012/13″. Questa decisione è stata presa per mancanza di prove. Pecoraro e il gruppo di lavoro, in sostanza, non ha presentato elementi tipo intercettazioni, ordinanze di custodia cautelare, perizie che potessero provare il reato delle parti in causa. La Procura Federale, però, non ci sta ed è pronta ad andare fino in fondo a questa vicenda. Secondo “La Repubblica”, infatti, gli allegati in questione erano stati raccolti eccome da chi ha lavorato al procedimento, ma il cd contenente questi documenti sarebbe clamorosamente sparito dal fascicolo poco prima che fosse consegnato alla segreteria del Tribunale. Un mistero che porterà la Procura ad aprire un’indagine interna per fare chiarezza.