Cirillo: “I miei consigli solo per il Bari in serie A”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle parole della giornalista di Dazn, Barbara Cirillo.

Parla la giornalista di Dazn che l’allenatore dell’Empoli ha elogiato per i suggerimenti «Il prossimo consiglio? Non ne hanno bisogno, ma sarebbe per Mignani e per il Bari, la mia squadra del cuore » . A metà tra il serio e il faceto, Aurelio Andreazzoli, tecnico dell’Empoli, le ha riconosciuto il merito di averlo indirizzato sulla giusta via nella gara contro il Torino . Barbara Cirillo, giornalista barese di Dazn, ci ha sorriso di gusto ed il video di quella gag è diventato virale in un batter d’occhio. « Prima della partita, ad una sua domanda specifica, gli avevo detto che preferivo l’ex biancorosso Henderson nel ruolo di trequartista e Di Francesco in avanti. Lui ha iniziato facendo il contrario e la sua squadra si è trovata sotto di due gol. Poi , ovviamente non perché glielo abbia detto io , ha invertito le pedine e l’Empoli ha rimontato. Alla fine mi ha davvero divertito riconoscendo che avevo avuto fiuto».

Ha consigliato anche ai suoi colleghi di rivolgersi a lei la prossima volta per la scelta giusta.
«È stato simpatico. Lo avevo già incrociato altre due volte in questi primi passi della mia avventura con Dazn. A bordo campo tra noi e i protagonisti del calcio si crea un rapporto molto bello, perché in quel momento siamo tutti sulla stessa barca».

Le sono capitati altri episodi curiosi?
«Tra i tanti mi viene in mente lo sguardo del tecnico della Fiorentina, Italiano, durante un rigore di Vlahovic: era di spalle al campo e attraverso il mio sguardo ha cercato di capire se il suo giocatore avesse segnato».

Come sono i personaggi di serie A, visti da vicino?
«Molto più umani di quanto possa sembrare guardandoli da lontano. Io prima di Dazn, avevo fatto al massimo la serie C, ma sul piano umano non ho notato la differenza».

Chi è l’allenatore che non vede l’ora di intervistare?
«Mi viene subito in mente Mourinho. Adoro avere a che fare con personaggi imprevedibili, la trovo una sfida avvincente. Anche Juric e Mihajlovic hanno un approccio che non puoi mai mettere in conto».

Lei, con Telebari, la sua palestra professionale era abituata a giocatori ed allenatori del Bari.
«È stata un’esperienza bellissima, senza della quale non sarei mai arrivata a Dazn. Ho avuto la fortuna di incontrare maestri e addetti ai lavori che hanno facilitato il mio inserimento nel mondo del calcio».

La prima cosa che le viene in mente di quei tempi?
«Il fischio di Cornacchini quando mi salutava da lontano. Era inconfondibile, quando lo faceva non avevo dubbi che fosse lui. Porto anche nel cuore una bella intervista ad un Auteri già in difficoltà per i risultati che non arrivavano: venne fuori tutto il suo lato umano».

Come nasce la sua passione per il calcio?
«Me l’hanno trasmessa in famiglia.
Mio padre mi ha portato che ero una ragazzina allo stadio. Ricordo la prima partita, era un Bari-Inter durante il quale Ventola entra e segna il gol salvezza. Ma hanno contribuito anche le figurine Panini di mio fratello: collezionava due album e il secondo lo completavo io. Impazzivo per la figurine di Edgar Davids, della Juventus e per il mio idolo del Bari, Daniel Andersson, del quale custodisco gelosamente una maglia».

Il Bari sale in B?
«Io lo aspetto in A. Sarebbe come sognare ad occhi aperti».