Chochev commuove la Bulgaria: «Ho sentito un dolore che non ho mai provato in vita mia. I compagni…»

«Tornerò più forte di prima», è il grido di battaglia di Ivaylo Chochev dopo il bruttissimo infortunio del centrocampista del Palermo nelle qualificazioni europee dove era impegnato con la sua nazionale, la Bulgaria. L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” evidenzia il dolore del bulgaro, che attualmente si trova a Monza per il post operazione. La sua storia ha commosso tutta la Bulgaria, la tv di stato l’ha raggiunto in Italia per un’intervista, al termine della quale non sono mancate le sorprese. Diversi compagni del Palermo e della nazionale gli hanno dedicato un videomessaggio per augurargli un pronto rientro in campo. A partire da Nestorovski, capitano dei rosa e amico di Chochev, passando per Rajkovic e Trajkovski. «Forza fratello, tutti noi siamo con te. Non vediamo l’ora che torni, ti aspettiamo». Anche Pomini ha voluto fare sentire la sua vicinanza al compagno di squadra: «Ci manchi negli spogliatoi e in palestra, rimettiti in fretta e torna velocemente a ridarci una mano, perché abbiamo bisogno di te». Ad accordarsi ai compagni ci ha pensato anche Cesar Falletti: «Mi spiace per quello che hai passato, ma ti vogliamo bene fratello. Non mollare, sappiamo che sei forte e ce la metterai tutta per tornare con noi in campo.Lotteremo per te e vinceremo il campionato per te». Chochev è davvero benvoluto dai suoi compagni di squadra e anche 2 ex rosanero hanno voluto mostrare la vicinanza al centrocampista bulgaro. Il primo è Struna, che con il centrocampista  aveva particolarmente legato nel corso delle sue stagioni vissute a Palermo. Il secondo è un altro sloveno, Andelkovic, che ha voluto «sorprendere» Chochev mandandogli un video di auguri con indosso la maglia numero 18 della passata stagione, scambiata in occasione di Venezia-Palermo. Nell’intervista alla tv bulgara, il giocatore ha voluto ricordare i terribili momenti dell’infortunio, ecco il suo racconto: «Ho sentito un dolore che non ho mai provato in vita mia, ho visto tutto nero per qualche secondo. Tutti i miei amici e parenti erano venuti allo stadio, erano felici perché avevo saltato le ultime partite a causa di un problema alla caviglia. Sono venuti tutti pure in ospedale. Mio padre mi ha incoraggiato, dicendomi che tornerò più forte di prima».