Continua il momento amaro del Palermo. Ieri contro il Perugia è arrivata la terza sconfitta consecutiva. Sconfitta che ha complicato la classifica dei rosanero, che adesso si ritrovano terzi a -6 dalla capolista Empoli. Un vero e proprio calo, oltre che di prestazioni, anche di risultati, che dimostrano quanto il Palermo si sia perso negli ultimi due mesi.

Una gara giocata solo a metà, con una formazione iniziale rivoluzionata. Scelte tecniche non del tutto condivisibili quelle fatte da Tedino. Ieri al “Curi” di Perugia, il Palermo è sceso in campo veramente solo nel secondo tempo, quando in più occasioni Nestorovski e compagni si sono affacciati nell’area avversaria, senza però affondare il piede in maniera decisiva. Solo pressione ai difensori perugini. Leali è stato quasi uno spettatore non pagante, gli attaccanti rosanero non sono mai riusciti a metterlo in difficoltà. Ma proprio nel momento in cui i siciliani sembravano non accontentarsi del pari, arriva la beffa: il tanto corteggiato a gennaio Di Carmine, ha sorpreso la difesa rosanero regalando la vittoria in extremis al Perugia e l’ennesima figuraccia a quella che poteva essere la sua squadra.

E pensare che fino al 28 dicembre la situazione era tutt’altro che questa. Il Palermo, campione d’inverno nel girone d’andata, era considerato una vera e propria squadra schiacciasassi, soprattutto in trasferta. Una squadra del tutto diversa, che a gennaio non è stata rinforzata perché secondo gli addetti ai lavori “era già completa”. Ma non si è tenuto conto del contraccolpo psicologico.

Già, perché dopo un grande girone d’andata, è come se la squadra avesse mollato la presa. Il troppo appagamento dovuto ad un’ottima prima metà di campionato, ha permesso agli uomini di Tedino di perdere concentrazione. «Ci sentivamo invincibili e dopo Empoli siamo tornati con i piedi per terra», ad ammetterlo è lo stesso Bruno Tedino al termine della sconfitta rimediata al “Curi”.

Una squadra persa, disorientata e poco lucida. Ragion per cui Zamparini ha mandato tutti in ritiro. Anche Tedino, confermato sulla panchina nonostante le tre sconfitte consecutive. Al tecnico trevigiano l’arduo compito di ritrovare lo spirito avuto fino a pochi mesi fa, rinvigorire la fase offensiva, riacquistare la concentrazione, anch’essa smarrita nelle ultime uscite. Insomma, in quel di Coccaglio, si spera che il Palermo riesca a trovare se stesso.