Cellino dolce e amaro «Brescia giovane e bello. Palermo, che tristezza»

Nell’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport”, si leggono le parole del presidente del Brescia, Cellino, che questa sera affronterà il Palermo nel big match del Barbera. «Il risultato conta tanto, ma non è la partita della vita. Piuttosto sono triste, leggo dei guai del Palermo e non mi va di dare pareri: sono troppo legato ai ricordi» – ha dichiarato il patron del Brescia-. I ricordi di Cellino sono datati come da lui stesso ammesso: «Nel 2004 conquistai la A con il Cagliari proprio insieme ai rosanero. Era una Serie B spettacolare, con 24 squadre e il nostro calcio stava per entrare in una fase delicatissima. E in quegli anni difficili mi sono ritrovato spesso al fianco di Maurizio Zamparini in tante battaglie di Lega. Ora non so cosa sia accaduto, non sento Maurizio da tempo. Da fuori è impossibile giudicare il perché di questa situazione di grande incertezza». Adesso però la classifica racconta di Palermo e Brescia che si trovano al vertice, anche se il patron delle rondinelle predica calma: «Piano. Questa B è speciale, è super competitiva. Con il sogno della A almeno dieci squadre si sono attrezzate per il salto e hanno speso tanto, forse troppo». Spese sul mercato che ha affrontato anche il Brescia: «Meno di un anno fa. Grazie al sì immediato di Donnarumma ho centrato subito il colpo migliore, poi ho selezionato le altre mosse. L’anno scorso, con 25 operazioni, feci un sacco di errori e i costi di gestione finirono per essere ingenti». Cellino questa serà non siederà sugli spalti del Barbera, sulla sua presenza a Palermo infatti, ha risposto così: «Non credo. Torno a Londra. La mia settimana è metà in Inghilterra e l’altra metà nella foresteria di Desenzano». E su Balotelli, desideroso di chiudere la carriera proprio a Brescia, il patron ha commentato: «Porte aperte a Mario, un talento rimasto imprigionato. Se lui sceglie di adeguarsi ai nostri parametri finanziari è chiaramente il benvenuto. E io sarei il suo primo tifoso».