Ceferin: «Superlega? È una “Terrible League”»

«Non sono un codardo». Esordisce così il presidente della UEFA Aleksander Ceferin in una lunga intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, durante la quale il numero uno dell’organo di governo del calcio europeo ha parlato della guerra, ma anche di Superlega, del Mondiale biennale e della possibilità di ricandidarsi alla presidenza UEFA. Partendo dal conflitto Russia-Ucraina, Ceferin ha parlato di quanto fatto dalla UEFA: «Abbiamo imposto sanzioni sportive e dedicato più di un milione per i bambini e rifugiati ucraini. Non siamo influenzati dai politici, ma la politica è parte della vita e noi possiamo influenzarla, perché abbiamo il sostegno di tanti. Convinco i governi a investire in infrastrutture. Alcuni capi di stato sono interessati al calcio, altri meno. Macron e Erdogan sono tifosi, Merkel pure».

Capitolo Superlega e la sentenza della corte di giustizia europea che deve decidere se la UEFA abbia una posizione dominante: «Sarà una decisione simbolica. Se stabiliscono che la UEFA è un monopolio, i tre club si facciano pure la loro UEFA, giochino le loro competizioni. Perché vogliono stare nelle nostre? Vogliono stare qui e là, ma là non esiste, è un luogo metafisico. Penso credano anche che il mondo sia piatto. E poi finiamola di chiamarla Superlega, chiamiamola per quel che è: la Terrible League».