Catania, stop totale: che succede a stadio e Torre del Grifo?

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulle strutture e sul futuro del Catania.

Tre gruppi, non siciliani, nessun legame con il passato, stanno organizzandosi e anche aspettando la pubblicazione della manifestazione d’interesse da parte del Comune, con l’avallo della Figc, per cercare di rilanciare il calcio a Catania. Nessun nome ufficiale, ma i rappresentanti romani, quelli toscani e un altro gruppo del Nord Italia stanno valutando il modo per intervenire.

Servono piano industriale e spalle solide anche sotto il profilo dirigenziale. In città ogni notizia che trapela viene commentata con scetticismo, considerati gli avvenimenti che hanno portato alla cancellazione dell’attività agonistica il 9 aprile scorso. Il vuoto perora sembra incolmabile ma a fine mese pubblicato il bando qualcosa potrebbe cambiare.

Si attendono anche i lavori allo stadio. Entro una ventina di giorni sarà pubblicato pure in questo caso il bando per l’assegnazione dei lavori, con 5,9 milioni di fondi pubblici che saranno utilizzati per sistemare tribune, spogliatoi, sala stampa, ma anche il fondo del campo. Un’altra struttura che rimane chiusa a chiave è Torre del Grifo che non ricade nel comune di Catania, ma in quello di Mascalucia, in attesa che la curatela trovi un acquirente per rilanciare quello che è un vanto del Sud che rischia però di trasformarsi in una terribile opera incompiuta. Anche in questo caso servirebbero un acquirente con tanti soldi e con un progetto di restauro e di rilancio robusto e lucido.